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Mammarella: “Una Ternana unita, per puntare agli obiettivi”

Il mancino parla della stagione, del presidente, dello staff tecnico e del suo futuro. Sogna un bel finale di carriera. “E sulle creste ai compagni…”

La sosta, il gruppo unito, la vittoria di Potenza, le ambizioni. Ma anche il suo futuro e la passione per il taglio dei capelli che lo ha portato a curare personalmente le capigliature dei suoi compagni di squadra. Di questo, si parla con Carlo Mammaarella. L’esterno sinistro della Ternana ha incontrato i cronisti, per una conferenza stampa di metà settimana.

LA CONCENTRAZIONE. Mammarella ha parlato subito della bella vittoria di Potenza, con conseguente entusiasmo tasmesso al gruppo. “Diciamo che domenica, a Potenza, è stato l’inizio di un nuovo campionato dopo la sosta. Dopo uno stop lungo, ci potrebbero essere degli interrogativi su come si ricomincia. Ma nel nostro caso, l’aver spezzato la sosta e l’aver interrotto le vacanze per alcuni giorni, ci ha permesso di restare più concentrati, oltre che di parlare con il mister, con il direttore e anche con il presidente.

FORTIFICATI… DAL PRESIDENTE. L’anno 2020 ha riconsegnato una squadra rossoverde ancora unita e ancora determinata, alla ricerca delle proprie ambizioni e di traguardi importanti. “A Potenza – dichiara Mammarella –  oltre ai meriti tecnici del risultato, sono emerse la qualità e la compattezza di un bel gruppo e di una squadra fortificata. Il presidente, ribadendo l’orientamento a non fare mercato a gennaio e a riconfermare la fiducia a tutti gli elementi della rosa, ha dato un segnale importante, facendo capire che nessuno andrà via da qui. Tutto questo, ha rappresentato sicuramente una forza in più per i compagni fin qui meno impiegati. Ciò che ha detto pochi giorni fa, il presidente, lo aveva in realtà già anticipato a luglio. Ma è importante che lo abbia ribadito“.

ENTUSIASTI E COMCENTRATI. Il lavoro della squadra procede al meglio. Secondo Mammarella, l’arma in più è la concentrazione e si deve puntare a migliorare sempre. “Ci alleniamo con serenità e con allegria. Ma sebbene mettiamo entusiasmo nel lavoro, allo stesso tempo andiamo a 200 all’ora e siamo molto concentrati. Abbiamo dimostrato che nei momenti di difficoltà sappiamo reagire al meglio e sappiamo subito rialzarci. Nel girone di andata, abbiamo fatto tanto. Ma evidentemente, non è bastato. Il mister ci dice in continuazione che dobbiamo lavorare per migliorare e che non dobbiamo prendere gol. Dobbiamo essere bravi, in ogni partita, a capire i momenti di una gara. Se troviamo un avversario che viene da noi e si chiude, noi dobbiamo fare una partita intelligente, senza avere fretta“.

SANTA SOSTA… Lo stop per un mese al campionato, come ricorda il calciatore rossoverde, è stato anche una panacea di mali e acciacchi fisici. “La sosta, fa sempre bene. Aiuta a superare acciacchi e a togliere problemi e situazioni particolari, come quelli avuti da alcuni ragazzi che sono arivati sempre alla partita stringendo i denti e giocando, grazie anche al lavoro fatto dallo staff sanitario che ha permesso di arrivare alla domenica con il problema ridotto di molto. E questo, vale pure per gli acciacchi che può avere un vecchietto come me“.

TANTI CROSS, POCHI GOL. Perché si crossa tanto e si segna poco col gioco aereo? “Bella domanda. In raltà, non pesa tanto il crossare e non fare gol. Pesa, piuttosto, il fatto di voler esser sempre determinanti in ogni giocata e non riuscire ad esserlo nel gioco aereo e anche sui calci piazzati. Poi, però, bisogna anche guardare la realtà. I tanti calci d’angolo e le tante azioni che troviamo in partita, ci dicono ciò che valiamo. Ma noi stiamo lavorando anche su altre situazioni, magari per mettere più a loro agio anche attaccanti con altre caratteristiche. Ma forse, il momento in cui non penseremo più a questa cosa, sarà quello nel quale cominceremo a fare gol da cross alti e da palle inattive.

RINNOVI. Si parla, com Mammarella, anche dell’annuncio del rinnovo di contatto a tutto lo staff di Fabio Gallo. “Il rinnovo ai membri dello staff vuol dire solo che sotto c’è un lavoro svolto bene e che la proprietà apprezza. E’ uno staff di tecnici sinceri e onesti, oltre che molto preparati. Mister Gallo è uno che non nasconde mai nulla. E’ sempre chiarissimo. Lo è stato sempre con tutti, compresi i portieri e compresi i compagni che hanno giocato di meno, come nel caso di Modibo Diakité che inizialmente sembrava non rientrare nei piani. Adesso, la mentalità è quella di giocarci tutte le nostre carte da qui alla fine“. E riguardo a eventuali rinnovi per alcuni calciatori? “I giocatori, in una squadra, sono un patrimonio, cosa che possono essere soprattutto i giovani. E’ giusto che una società faccia le proprie valutazioni su quello che un calciatore vale, anche per il futuro“.

DOPO IL CALCIO. E per il suo, di futuro, Mammarella cosa vede? Come si immagina, una volta lasciato il calcio? “Io immagino, come in un film, un finale di carriera bello. Vedo questo, quando chiudo gli occhi. Ma non ho rammarico su ciò che non ho fatto o non ho ottenuto. Guardo solo alle cose che ho fatto e le considero un traguardo raggiunto. Poi, si vedrà. Mi piacerebbe restare nel calcio, con la speranza che una volta finito di giocare qualcuno si ricordi di me e consideri che sono un ragazzo che con dei valori“.

TAGLI E CRESTE. Si passa alle battute, con Carlo Mammarella. Gli si domanda anche se, dopo il calcio, abbia pensato pure a fare l’acconciatore, visto che nello spogliatoio è lui a sistemare le capigliature ai suoi compagni. Ride divertito, l’ex giocatore di Lanciano e Pro Vercelli: “Sì, mi diverto a farlo. Mi piace, a dre la verità. Cerco di fare loro tagli e creste. Sprattuto, le creste, cerco di tenergliele dritte“. Come quelle che hanno sfoggiato ultimamente Emanuele Suagher e Marino Defendi. “Eh, ma Suagher, però, adesso sfrutta sua moglie, per i suoi capelli. Mi tradisce“. Ecco, anche questi sono i segni di un gruppo unito.

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