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Ferrante e non solo: i calciatori ‘oriundi’ decisivi per le Fere

L’attaccante italo-argentino è il capocannoniere della formazione rossoverde. Ma tanti ‘avanti’ dal doppio passaporto hanno segnato le stagioni della Ternana. Quasi tutti nel bene

Jonathan Alexis Ferrante, attaccante nato in Argentina ma in possesso di doppio passaporto è il capocannoniere della Ternana dopo il girone di andata con 6 reti messe a segno in 18 partite, un bottino maturato nella seconda parte del girone, dopo un inizio difficile soprattutto per via degli errori sotto porta. Ancora una volta, i rossoverdi finiscono per affidarsi al piede caldo di attaccanti o fantasisti dal cognome italiano ma dalla bandiera diversa, almeno a livello anagrafico.

Nel caso di Ferrante, c’è stato anche un passaggio in maglia azzurra a livello giovanile – e quindi possiamo parlare a pieno titolo di oriundo – mentre in altri casi, l’origine italiana era per parte dei genitori o dei nonni, ma il giocatore ha scelto la nazionalità primaria del Paese di nascita.

DECISIVI. A loro modo decisivi o comunque importanti per la storia rossoverde sono stati diversi giocatori ‘paisà’, come si sarebbe detto un tempo. Il primo che viene in mente è Cesàr Gustavo Ghezzi, primo ‘straniero’ della storia rossoverde, argentino di passaporto italiano  che contribuì con 5 reti in 29 partite alla promozione in B della stagione 1991-92 e l’anno dopo segnò 1 gol in 19 partite. Oggi Ghezzi fa il procuratore sportivo.

In tempo più recenti, come non ricordare la coppia uruguayana formata dal fantasista Cesàr Falletti e dall’attaccante Felipe Avenatti. Per quest’ultimo, oggi allo Standard Liegi, quattro stagioni segnate da 29 gol in 137 partite, con l’apice delle 12 reti nella stagione della salvezza miracolosa 2016-17, la sua ultima a Terni. Nello stesso arco temporale, 124 partite e 18 reti per il trequartista oggi al Tijuana (campionato messicano), con 10 centri nella stagione 2015-16.

Meno decisivo in termini di gol, ma sicuramente molto importante nell’economia del gioco rossoverde, fu l’allora diciottenne Adrian Ricchiuti, che la Ternana fece debuttare in serie D per poi tenerlo anche in C2 prima di spiccare il volo fino alla serie A:  per il fantasista nato nella città di Maradona 25 presenze e 1 gol. Ricchiuti oggi gioca nel campionato sammarinese, con la Virtus Acquaviva ed è dirigente del Rimini.

NEGATIVI. Decisamente negative invece le esperienze di altri attaccanti con doppia nazionalità: solo 3 gol in 41 partite, spalmate su cinque stagioni, per l’italo-argentino Jonathan Alberto Alessandro, fra il 2006 ed il 2011 ed oggi in D al Pineto; un solo storico gol (alla Viterbese) per l’italo-brasiliano Ione Cesar Bottega (serie D 1993-94), oggi procuratore

 

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