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Manni fa il bilancio dell’Under 16 delle Fere: “Gruppo che cresce, è la base per il futuro”

L’allenatore traccia un primo punto a metà stagione: “Crescita tecnica ed umana, oltre che sul piano del gioco, lavoriamo anche per le categorie superiori”

Tempo di bilanci anche per l‘Under 16 della Ternana. Il tecnico Alessandro Manni parla al sito ufficiale della Ternana.

CRESCITA. Parola d’ordine: crescita. Manni lo dice chiaramente: “Noi tecnici siamo sicuramente consapevoli di avere una responsabilità importante:
quella di far crescere come “uomini” degli adolescenti che vedono il mondo ormai tutto loro prima ancora di cercare di farli diventare, un domani, giocatori affermati. In questo rispondendo alla domanda credo che siamo in linea con i programmi non solo di carattere sportivo. Il senso di appartenenza e l’unione di intenti sono condizioni che assieme a staff e calciatori ricerchiamo e vogliamo condividere nel nostro percorso. Per quanto concerne l’Under 16 ho delle risposte incredibili, che non si trovano nelle prime squadre, per esempio ragazzi che esplodono in un mese e purtroppo anche situazioni all’opposto.
Difficile prevedere cosa accadrà. Sicuramente il “gruppo” è l’elemento centrale su cui tutti cerchiamo di migliorare, noi tecnici per primi. La strada intrapresa è quella giusta”.

CAMPIONATO.Poi parla del campionato, sottolineando un aspetto importante: “Il livello è sicuramente molto competitivo. Questo accade anche perchè il campionato cui partecipiamo non è obbligatorio per le Società di Lega Pro. Ovviamente chi ha scelto di parteciparvi, come abbiamo fatto noi, lo fa con la prospettiva di creare un gruppo competitivo per l’Under 17 e a seguire per la Berretti. La qualità è alta e questo si evince anche dal grandissimo equilibrio del torneo stesso”.

OBIETTIVI. Al giro di boa o quasi, l’obiettivo per il futuro è chiaro: “Dal punto di vista sportivo credo che abbiamo la possibilità di renderci protagonisti in termini di qualità del gioco che è la componente principe da ricercare; anche a discapito del risultato pur sapendo che poi la domenica si gioca per vincere. Ritengo comunque che legare il solo risultato finale alla crescita di squadra sia un errore da non commettere. Mi auguro magari che possa esplodere qualche nostro ragazzo e, chissà, di ritrovarlo tra qualche anno nel mondo professionistico”.

 

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