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La Ternana e gli “Oscar” del 2019

Il gol più bello, i momenti migliori e peggiori, i personaggi più significativi e coloro che hanno deluso. Volti e fatti dell’anno solare rossoverde.

Gli excursus di CalcioFere nella storia rossoverde dell’anno 2019, terminano con questa sorta di “Notte degli Oscar” per assegnare ideali premi (più o meno positivi) a personaggi e momenti che hanno caratterizzato, nel meglio e nel peggio, l’anno solare della Ternana. Partendo dal personaggio dell’anno e arrivando fino alle delusioni stagionali.

IL ROSSOVERDE DELL’ANNO: STEFANO BANDECCHI. In un anno praticamente anonimo sul piano dei risultati in campo, o delle grandi imprese della squadra o di un calciatore in particolare, la palma di personaggio più significativo della Ternana 2019 può essere data al presidente, Stefano Bandecchi. Diciamo che, nel bene o nel male, è sempre stato quello che ha fatto parlare e discutere di più, mettendoci comunque sempre la faccia. A febbraio ha preso in mano la situazione in maniera direta assumendo la presidenza della società, poi ha cominciato ad aprirsi ai tifosi, incontrandoli e ascoltando le loro proposte. Una di queste, l’ha fatta sua, vale a fire quella del kit rossoverde per i nuovi nati all’ospedale Santa Maria di Terni. Sua è stata l’idea di una campagna abbonamenti senza precedenti, con prezzi solo simbolici in tutti i settori, la cui conseguenza è stata la sottoscrizione di oltre 12.000 tessere. In estate, nonostante la delusione del campionato 2018-2019, ha deciso di investire le stesse cifre. Ricorda sempre, nelle sue esternazioni, che lui rispetta ogni scadenza e che ogni mese manda a Terni “più di un milione di euro” per stipendi e altro. Spesso in campo durante le partite della squadra, è stato presente anche quando c’è stato da bacchettare squadra e staff (talvolta pure eccessivamente, c’è da dire), quando non raggiungeva i risultati che avrebbe voluto lui.

MIGLIOR GIOCATORE: ANTONIO PALUMBO. Un bellissimo 2019, per lui. L’anno in cui sembra finalmente aver raggiunto una certa maturità. Il ragazzo cresciuto nelle giovanili della Ternana, lanciato in rossoverde e arrivato anche ad essere acquistato in serie A dalla Sampdoria, ora è diventato un calciatore maturo e capace pure di essere un leader in campo. La personalità non gli manca, la grinta nemmeno. Sta superando ed eliminando anche dei lati negativi della sua condotta in campo, come quelli di perdere troppe volte la testa e di andarsi a procurare ammonizioni e anche espulsioni più che evitabili. Nel girone di ritorno della passata stagione, un suo bel gol ha permesso alla squadra di prendere a Vicenza un punto alla fine risultato importnte per evitare il rischio della zona playout. In estate, la società è riuscita a ottenere un nuovo presito dalla Sampdoria. Nel girone di andata del campionato in corso, Palumbo è andato in crescendo. Nelle ultime uscite è stato quasi sempre tra i migliori in campo, se non il migliore. L’apice, sicuramente a Catanzaro, dove con un gol e una prova da vero leader ha trascinato i rossoverdi ad una vittoria importante su un campo difficile sotto l’aspetto ambientale. E di margini di crescita e miglioramento, ne ha ancora tanti.

LA RIVELAZIONE: GIANMARCO NESTA. Il nipote d’arte, cresce. Un anno spartiacque, il 2019, per il giovane calciatore nato a Narni e cresciuto con l’esempio in famiglia dello zio Alessandro divenuto anche campione d’Italia e campione del mondo. Già nel 2018 si era fatto notare in prima squadra con delle prestazioni interessanti in Coppa Italia sotto la gestione De Canio. Nel 2019, dopo una prima parte in cui era stato riportato nei ranghi della Berretti con la quale ha sfiorato lo scudetto di categoria, eccolo di nuovo chiamato da mister Fabio Gallo tra i più grandi. Proprio il tecnico di Bollate, in estate, ha avuto una intuizione, tasformando il giovane esterno da attaccante laterale a terzino destro. Ha esordito, così, in campionato. Ricoprendo quel ruolo, tra l’altro, è stato anche determinante in Coppa Italia di serie C: contro la Fermana aveva tirato fuori una prestazione da migliore in campo, con corsa e lotta per tutta la partita; contro l’Avellino, ecco la ciliegina di un gol segnato da lui stesso per regalare ai rossoverdi il passaggio del turno. In tanti lo stanno osservando e tanti addetti ai lavori lo vedono già come una sicura promesa del futuro calcistico. Lui, in campo, è uno che lavora a testa bassa e con tanta umiltà. Sia in allenamento che in partita, non perde la concentrazione. Ambizione, talento e anche carattere. Per un ragazzo che non ha ancora 20 anni.

IL GOL PIU’ BELLO: ANIELLO SALZANO (RIETI-TERNANA DI COPPA ITALIA). Il 2019 è stato l’anno in cui si sono visti anche dei gol di pregevole fattura da parte di calciatori della Ternana. Per questo, è complicato assegnare un primo posto ad uno, rispetto che ad altri. Particolarmente bello e difficile, però, è stato il gol che Aniello Salzano ha segnato ad agosto allo stadio Manlio Scopigno contro il Rieti. La partita, valevole per il girone eliminatorio di Coppa Italia di serie C, è finita 3-1 per i rossoverdi. Il secondo gol delle Fere, arrivato nella ripresa dopo quello del primo tempo siglato da Mattia Proietti, è stato propio quello segnato da Salzano: nato da un cross dalla sinistra con palla allontanata di testa a campanile da un difensore, ha visto il centrocampista rossoverde coordinarsi addirittura da fuori area, trovando in acrobazia una girata che lo ha portato a impattare la palla e a spedirla sotto il sette. Per la cronoca, durante la ripresa c’è stato prima il gol di Marcheggiani del momentaneo 1-2, mentre a siglare la terza rete rossoverde ci ha pensato Anthony Partipilo. E proprio quest’ultimo, a Francavilla, ha segnato un altro dei gol da considerare tra i più belli dell’anno, con tiro a giro sotto l’incrocio dei pali. Tornando alle rovesciate, sempre a Rieti, ma in campionato, gol rossoverde con lo stesso gesto anche ad opera di Michele Russo. Non contento, il difensore ha regalato un’altara perla la settimana successiva nella gara interna con il Potenza, decidendo il match con un eurogol trovato da fuori area e con palla sotto l’incocio dei pali.

IL MOMENTO PIU’ ESALTANTE: SIENA TERNANA (COPPA ITALIA DI SERIE C). Una vittoria bella e sofferta, arpionata grazie ad una stoccata vincente di un bomber di razza come Daniele Vantaggiato, autore di un 2019 tra luci e ombre. Quello che conta, è che con quel gol la squadra rossoverde si è assicurata la qualificazione nelle semifinali della Coppa Italia di serie C. La stessa Coppa, come sin dall’estate dice mister Fabio Gallo, non è affatto una manifestazione di ripiego. Anzi, è un obiettivo che la società si è posta. Visto che i propositi di ritorno immediato in serie B nel 2018-2019 sono miseramente falliti con un anonimo 11′ posto finale e che nella stagione in corso c’è la Reggina in fuga che sta praticamente ipotecando la vittoria del campionato, l’avanzamento in Coppa è l’obiettivo stagionale che al momento la Ternana sta rispettando. Intanto, è tra le quattro rimaste, su sessanta in tutto, a contendersi il trofeo. E’ arrivata lì grazie a quel gol e a quella vittoria per 1-0 allo stadio Artemio Franchi di Siena nella gara secca valevole per i quarti di finale. In precedenza, i rossoverdi avevano domato l’Avellino al Partenio nella gara degli ottavi, sempre per 1-0, dopo il successo ai danni della Fermana al Liberati ai sedicesimi. La Coppa Italia di serie C, per la squadra di Fabio Gallo, era cominciata con il passaggio della prima fase a gironi a punteggio pieno, grazie ai successi ottenuti sull’Olbia al Liberati e sul Rieti allo Scopigno.

IL MOMENTO PIU’ AVVILENTE: TERNANA-IMOLESE 0-3. Eccoci arrivati alle dolenti note, vale a dire al peggio dell’anno. Partendo dal momento da dimenticare. Senza dubbio, il punto più basso toccato nel 2019 è stato quel Ternana-Imolese di campionato, nel girone B di serie C, giocato il 17 marzo, alla 31′ giornata del torneo. Brutta prestazione, pessimo risultato, numericamete figlio di un primo tempo decisamente gettato via. E’ vero che l’Imolese è stato la terza forza del campionato scorso, ma è anche vero che la Ternana, sul suo terreno, puntava a fare risultato per cercare di sfruttare un‘ultima possibilità per rilanciarsi almeno in zona playoff. Non è stato così. La gara è partita subito col piede storto, con il gol segnato da Gargiulo dopo 9 minuti. Letale, però, è stato probabilmente il raddoppio, trovato dagli imolesi dieci minuti dopo con la rete di Rossetti. Ternana completamente in bambola, costretta pure a incassare di nuovo da Rossetti la terza rete proprio allo scadere della prima frazione. Il secondo tempo, neanche a dirlo, ha finito per trasformarsi in una triste e pietosa passerella per il successo imolese già bello che maturato e per una cocente sconfitta per la Ternana. Nel dopopartita, un amareggiatissimo mister Fabio Gallo apostrofò la prova dei suoi con un eloquente “Abbiamo fatto cag…“. Il tecnico parlò anche di “schiaffo pesante” e di “vergogna grande“. Unica nota positiva (se proprio vogliamo trovarla) di quella butta sconfitta, è che è stata l’ultima. Da lì in avanti, nelle ultime sette partite, la Ternana non ha più perso.

LA DELUSIONE DELL’ANNO: ALESSANDRO CALORI. Arrivato a gennaio a sostituire l’esonerato Luigi De Canio, mister Alessandro Calori si è ritrovato a sua volta esonerato nemmeno un mese dopo. Una parentesi sulla panchina della Ternana tra le più deludenti della storia rossoverde. Lui stesso, in dichiarazioni rilasciate a vari siti specializzati, ha più volte ammesso di essere incappato in una gestione tecnica sfortunata, nella quale non ha avuto nemmeno il tempo di poter allenare bene la squadra e darle la sua impronta. La breve parentesi di Calori, infatti, è coincisa con un periodo in cui la squadra era attesa da tante partite ravvicinate, tra turni infrasettimanali di campionato e la gara di Coppa Italia con la Viterbese giocata in due momenti a causa della neve. Calori è arrivato dopo la sconfitta interna dei rossoverdi con il Fano e ha fatto il suo esordio nella gara con la Feralpisalò in trasferta. Esordio amaro, per di più in turno infrasettimanale, con la sconfitta. Le cose non sono andate meglio quattro giorni dopo nella gara interna contro la Vis Pesaro, nella quale la formazione ospite ha vinto per 2-0. Da lì, altra gara infrasettimanale, stavola in Coppa con la Viterbese, ma la partita è stata sospesa per colpa di una nevicata sul campo di Viterbo dopo un primo tempo chiuso dai rossoverdi in vantaggio per 1-0. Il sabato, di nuovo in campo, di nuovo in trasferta e di nuovo neve. Stavolta, però, si è giocato, seppure su un campo ghiacciato, contro il Renate. E’ finita con un insoddisfacente 1-1. Così come insoddisfacente è stato il pareggio contro la Virtus Verona (un 2-2 con rimonta addirittura da 0-2) allo stadio Liberati, dopo che dentro la settimana, il 6 febbraio, c’era stata la prosecuzione della partita di Coppa con la Viterbese finita con la sconfitta della Ternana ai tempi supplementari. Dopo l’impegno con la Virtus Verona, ecco un altro turno infrasttimanale di campionato, a Bergamo contro l’Albinoleffe fanalino di coda della classifica. Nuova sconfitta, per 2-1 e conseguente esonero per Calori.

PEGGIOR GIOCATORE: KINGSLEY BOATENG. Dispiace ammetterlo, visto che meriterebbe un premio speciale solo per l’impegno sempre profuso in campo, la serietà professionale in allenamento e il rispetto per la maglia che ha indossato. Ma il 2019 rossoverde di Kingsley Boateng resterà un anno da dimenticare, per l’attaccante. E’ arrivato a Terni a gennaio, nel corso del mercato di riparazione. Il diesse Luca Leone se lo è assicurato per metterlo a disposizione dell’allora tecnico Alessandro Calori. Inizio in sordina, per l’attaccante ex giovanili del Milan. Pochi minuti giocati e sempre in maniera anonima. Un’occasione di riscatto, però, gli si è presentata con l’arrivo sulla panchina della Ternana di Fabio Gallo. C’è stato un momento nel quale l’allenatore ha provato a cambiare il senso di una stagione negativa anche dando spazio a giocatori fin lì meno utilizzati ma probabilmente molto motivati. Uno di questi, era proprio Boateng. La sua prova buona contro il Pordenone a Terni aveva fatto ben sperare, portando tra l’atro il giocatore a godere della stima e della simpatia dei tifosi. Sui suoi piedi, però, si è presentata a Vicenza una occasione troppo ghiotta, vale a dire una situazione nei minuti di recupero, sul punteggio di 1-1, nella quale lui si è trovato da solo davanti al portiere avversario. Lo ha dribblato, ma con la porta aperta ha probabilmete “pensato troppo”, facendosi recuperare da un difensore che gli ha soffiato la palla. In estate, dopo una prima parte di preparazione con la Ternana, la partenza in presito per Casetllammare di Stabia. Pesa, su di lui, anche la casella degli zero gol segnati in maglia rossoverde.

 

 

 

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