Con la fine del girone di andata e la pausa natalizia parte l’approfondimento sui singoli reparti delle Fere. Retroguardia troppo spesso insicura
Con il rinvio della prima gara del girone di ritorno, quella in programma lo scorso 22 dicembre al Liberati contro il Rieti, per la Ternana è arrivata la pausa invernale, che comporta inevitabilmente riflessioni e i primi bilanci di una certa rilevanza. La redazione di Calciofere.it da oggi farà una rubrica di approfondimento sulla squadra rossoverde, analizzando singolarmente ogni reparto.
TROPPI GOL, POCA SICUREZZA. Cominciando dalla difesa, il primo dato che balza all’occhio sono i gol subiti. Sono 19 per la precisione, un numero non eccessivo per la media del girone, ma che appare negativo se confrontato con le altre squadre di vertice. Quasi il doppio di quelli presi dalla Reggina capolista, anche se la squadra di Toscano sta facendo davvero un campionato al di sopra di ogni aspettativa; 6 in più rispetto a Bari e Potenza.
POLIVALENZA E ALTERNANZA. Come centrali puri hanno giocato molto spesso insieme Sini e Suagher, affiancati agli stakanovisti Parodi e Mammarella sugli esterni. Con il cambio di modulo, accanto all’ex Viterbese e all’ex Carpi, sono stati schierati anche Celli (autentico jolly della difesa), Russo e Bergamelli, con qualche minuto anche per il reintegrato Diakitè. Gli uomini sono di assoluta qualità per la categoria, ma troppo spesso sono stati incassati gol su palle da fermo e per errori individuali di marcatura e di posizionamento. La rincorsa della Ternana verso i vertici della classifica passerà soprattutto dalla tenuta difensiva.