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Ternana-Casertana 0-1: come contro l’Avellino, le Fere si battono da sole

Un solo gol segnato nel primo tempo basta agli ospiti per andare via da Terni con la vittoria. Ancora una volta, letale una palla inattiva.

E’ finita male, per la Ternana. E’ finita come contro l’Avellino. Vittoria per 1-0 degli ospiti, in questo caso la Casertana, per un solo gol segnato nel primo tempo dall’unico tiro in porta da palla inattiva e un’intera partita passata con la Ternana superiore nel possesso palla ma incapace di trovare una sola volta non solo la via della rete ma pure la via del tiro. Il secondo indizio non è ancora una prova. Ma è comunque un segnale. Il segnale di una Ternana che, sebbene giochi bene ed abbia una rosa di qualità e di tutto rispetto, continua a buttare via occasioni e punti e, soprattutto, continua a prendere sciocchi gol da palle inattive. Un problema sul quale, evidentemente, c’è da lavorare di più.

LA SOLITA “SORPRESINA”. Primo tempo come un film già visto, indigesto. Ternana migliore sul piano del gioco, intraprendente, con in mano il pallino della manovra. Tanti palloni portati avanti, tanto giro palla, ma non si tirava se non in maniera imprecisa. L’avversario si è affacciato una volta, ha preso un calcio piazzato e da quello ha trovato il gol. Se poi ci si mette anche l’immobilità di colui che dovrebbe essere il portiere capace di dare più fluidità al gioco, allora siamo fritti. Ternana partita subito forte. Palumbo con la grinta giusta, Parodi con il coltello tra i denti, attaccanti che provavano a fare movimento sebbene senza trovare lo spazio decisivo. Di contro, Casertana in sofferenza ma lucida nelle chiusure difensive. E così, dopo un paio di tiri da fuori dei rossoverdi e dopo un quarto d’ora con la Ternana migliore ai punti, ecco la Casertana venire fuori con il solito episodio. Prima ha guadagnato una punizione sugli sviluppi della quale ha rimediato un calcio d’angolo, poi dallo stesso angolo ha trovato la rete del vantaggio con colpo di testa di D’Angelo a soprendere una difesa disorientata e un portiere, Tozzo, in versione “bella statuina”. La reazione? C’è stata, hai voglia. Ma come spesso è successo, è stata una reazione nervosa, imprecisa, capace di produrre giocate in velocità ma non di trovare la zampata decisiva per pareggiare. E così, si è andati all’intervallo con tante recriminazioni.

L’INUTILE TIKI-TAKA. Ripresa andata avanti con il solito stucchevole copione. Possesso palla sterile della Ternana, gara giocata praticamente in una sola metà campo, ma niente di concreto. Per l’ennesima volta, la squadra rossoverde si ritrova a recriminare per aver preso almeno un gol e per non essere riuscita a concretizzare la mole di gioco costruita. E a questo punto, c’è un problema. Inutile stare qui a raccontare 45 minuti (anzi, 51 con i 6 di recupero) passati a portare avanti palloni, a mangiarsi gol, a tirare poco in  porta e ad andare a casa con la sconfitta e i zero punti in classifica. Nella seconda frazione si sono contate altre occasioni per la Ternana. Tanto per citarne qualcuna, un tentativo di girata di Sini da calcio d’angolo finito oltre il fondo, un doppio salvataggio del portiere della Casertana Crispino su tiro prima di Ferante e poi del nuovo entrato Marilungo, un altro paio di conclusioni imprecise da parte del pur mobile Ferrante e un tiro scaraventato alto da posizione buona da Marilungo in pieno recupero. Alla Casertana è bastato tenere botta. E così, senza colpo ferire, si è portata via tre bei punticini dal Liberati. Come l’Avellino.

Il tabellino:

TERNANA (3-5-2): Tozzo; Suagher, Sini (17’st Furlan), Celli; Parodi, Paghera (28’st Damian), Palumbo, Defendi (18’st Salzano), Mammarella; Partipilo (18′ Marilungo), Ferrante (28’st Vantaggiato).

Panchina: Iannarilli, Marcone, Nesta, Russo, Diakité, Bergamelli, Vantaggiato. Allenatore: Gallo.

CASERTANA (3-5-2): Crispino; Longo, Silva, Caldore; Paparusso (44’st Rainone), D’Angelo, Varesanovic, Laaribi (11’st Clemente), Zito; Starita (44’st Cavallini), Floro Flores (5’st Origlia).

Panchina: Zivkovic, Galluzzo, Ciriello, Gonzalez, Zivkov, Matese. Allenatore: Di Maio (Ginestra squalificato)

Arbitro: Marcenaro (Genova).

 

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4 anni fa

Squadra adatta per un campionato di dilettanti. Gallo non all’altezza. Basta pensare al mercato , è possibile prendere un giocatore che da oltre 600 gg non fa goal. Società incapace, è inutile lamentarsi di pagare 1 milione ed oltre di stipendi al mese quando affidi un mercato ad uno sconosciuto incompetente.

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