La situazione irregolare dell’italo-argentino era emersa nel corso della passata stagione, ma ora ricade su quella in corso

La fine del doppio tesseramento a San Marino fa la prima vittima: è l’ex rossoverde Adrian Ricchiuti. L’attuale dirigente del Rimini è stato squalificato infatti per 4 mesi a decorrere dallo scorso 23 settembre.

La Procura Federale ha infatti rilevato che nella scorsa stagione, Ricchiuti pur essendo tesserato per la formazione de La Fiorita, con la quale ha  disputato la finale del campionato, qualificando il team per l’Europa League, ha svolto incarichi tecnici nel Rimini, attività di carattere tecnico sia per le squadre giovanili che per la prima squadra (di quest’ultima era di fatto il team manager, nella foto in alto lo vedete al Liberati lo scorso 4 dicembre in occasione di Ternana-Rimini), senza essere regolarmente tesserato.

Dalla passata stagione, infatti, la Federazione Sammarinese Gioco calcio ha abolito per i propri tesserati la possibilità che aveva sino ad allora  tenuto in vigore di essere contemporaneamente tesserati anche per una società italiana. Questa situazione, per esempio, faceva si che alcuni giocatori militassero contemporaneamente in club italiani dilettantistici o nello stesso Rimini e nei club del campionato del Titano, oppure come nel caso di Ricchiuti, avere incarichi tecnici da una parte e giocare nell’altra.

Con l’abolizione di questa possibilità, Ricchiuti era davanti ad una scelta, ma invece secondo la Procura Federale non lo ha fatto. Trattandosi di una squalifica a tempo, Ricchiuti non potrà giocare nemmeno nel campionato sammarinese, dove ora milita con la maglia della Virtus Acquaviva.