Il centrocampista: “La strada è quella giusta, ma dobbiamo continuare a lavorare. Come giocherò a Bari? Aspettiamo il menù del mister…”

E’ un Fabrizio Paghera raggiamte e sorridente, quello che si presenta in mixed zone dopo Ternana-Catania. Uno dei gol, il più bello, porta la sua firma. Lui, però, dà tutti i meriti a Federico Furlan, per il modo in cui ha controllato la palla e gliela ha data: “Credo di aver fatto solo la cosa più facile – dice il centrocampista ex Lanciano – visto che la parte più bella, l’ha fatta Federico (Furlan, ndr), che mi ha messo la palla e me l’ha data col contagiri. Io non ho fatto altro che tirare forte e teneela palla bassa, per non rischiare di buttarla fuori dallo stadio. Sono contento, in generale“.

LUCI E OMBRE. Tanti aspetti positivi, ma anche le solite sbavature da dover correggere. Se ne parla anche con Paghera, al quale si fa presente come l’unico neo della giornata siano stati i due gol concessi al Catania. “Oggi dovevamo giocare una partita aggressiva e lo abbiamo fatto. La cosa più importante e positiva è stata la reazione, che è sinonimo di grande carattere. L’unico neo, se proprio lo volete trovare, è che una partita giocata còsì non può essere in bilico fino alla fine. Dobbiamo lavorarci e ci lavoreremo, come lavoriamo su tutte le difficoltà che incontriamo. Tutto quello che stiamo facendo di buono, è frutto del lavoro che facciamo in allenamento. Più a lungo riusciremo a tenere questo spirito e più soddisfzioni potremo toglierci. Ma la strada è ancora lunga, anche se sembra esesre quella giusta“.

VERSO IL SAN NICOLA. Ora, c’è l’esame Bari, in una partita con un centrocampo ancora più da reinventare, vista anche l’espulsione di Palumbo. Dice Paghera: “Come giocherò? In mezzo, i rouli, li ho fatti tutti. Se giocherò mezz’ala o playmaker, non ci sarà problema. D’altra parte il mister, ogni settimana, ci propone un menù diverso e noi lo seguiamo alla lettera. Vediamo cosa deciderà lui“.