Non ancora diciottenne, l’attaccante che ha esordito domenica 18 settembre, si è raccontato a Il Messaggero. E fa scoprire passioni e idee non comuni per la sua età
Poche parole, ma del resto l’età (non ha ancora 18 anni, li compirà a dicembre) non aiuta certo ad essere spigliato. Gioacchino Niosi però si è conquistato uno spazio nella Ternana a suon di prestazioni convincenti e di gol nella Berretti vicecampione d’Italia. L’attaccante rossoverde, messinese doc, ha fatto il suo esordio ufficiale nei professionisti domenica 18 settembre in casa contro il Monopoli.
La sua prima intervista l’ha rilasciata al quotidiano Il Messaggero, dove però si è parlato più del Niosi ragazzo che del calciatore. Anche se all’inizio si lascia andare ad un paragone sportivo, scegliendo i suoi miti fra coloro che hanno esordito in giovanissima età: “Sogno di fare la carriera di Del Piero o Ronaldo”.
CAMPO, MUSICA E SCUOLA Così si scopre che quest’anno ha l’esame di maturità al Liceo Sportivo del Leonino, che vive all’interno del Campus lì realizzato dalla Ternana, con altri 24 giovani Fere e che a scuola gli piace “l’educazione fisica, poi subito dopo la filosofia, in particolare Eraclito, quello del Panta Rei. Tutto scorre”.
TERNI, MESSINA E I COMPAGNI. Gli manca il mare: “Mi manca di vedere lo Stretto quando apro la finestra della camera – racconta – L’odore del mare, gli arancini e la granita al limone ma soprattutto la pasta e fagioli della nonna Anna. La voglio anche se ci sono cinquanta gradi”. A Terni si trova bene: “Cerco sempre compagnia, non mi piace stare solo e qui nel convitto ho trovato serenità”. Il suo compagno di stanza è Leonardo Cori: “Lui è uno di puoi fidare, non è mio fratello Domenico che adoro, ma mi aiuta a sentire meno la mancanza della mia famiglia, papà Giovanni e mamma Agata”.
La mamma, a proposito, ha visto il suo debutto direttamente dagli spalti: “Quando ha visto che entravo si è emozionata. Lei mi ha sempre seguito sui campi di calcio“. Rossoverde il presente, giallorosso il futuro: “Ma quello del Messina, mi piacerebbe riportarlo in serie A”.
NON SOLO CALCIO. Niosi è un ragazzo con la testa sulle spalle. Ha le passioni di un giovanissimo del sud (“la musica neomelodica, il mio idolo è Niko Pandetta. Però sento anche techno e musica da discoteca”) ma si interessa anche di temi sociali: “Se penso a come vivono i detenuti, mi manca il fiato. La privazione della libertà la considero più terribile della pena di morte”. E nessuna superstizione: “Ho firmato il contratto triennale a 17 anni, il 17 settembre… a me questo numero porta benissimo!“.
In bocca al lupo ragazzio. Ti auguro tutto il bene del mondo
Però la.musica neo melodica no ?????
Si farà strada a suon di gol…