Seconda prodezza del difensore, dopo quella di Rieti. Due pensieri speciali, poi i complimenti alla squadra: “Risultato figlio della prestazione di tutti”.
A Rieti, la rovesciata. Contro il Potenza al Liberati, un tiro di collo pieno da 25 metri sotto l’incrocio. Pur essendo un difensore, Michele Russo ci ha prsso gusto. E così, dopo due giornate, si divide con Guido Marilungo la palma di bomber della Ternana, con due reti segnate. Russo parla dopo la partita, anche del suo gol.
UNA DEDICA, ANZI DUE. Impossibile non cominciare proprio da quella rete straordinaria e da una dedica che il giocatore fa esplicitamente, così come l’ha fatto con la sua esultanza dopo le rete stessa. “In tribuna – dice – c’erano mia moglie e i miei figli. Sono andato subito a cercare loro. Sarebbero dovuti restare un’altra settimana al mare e invece sono voluti tornare per il mio compleanno. E questo è il mio regalo“. Ma c’è anche un altro pensiero, che Michele Russo rivolge dopo il gol. Va a “Lingua“, Massimo Millesimi, supertifoso rossoverde scomparso alla vigilia della gara. “Ho visto sugli spalti lo striscione che gli hanno dedicato – dice il difensore rossoverde – e oggi il mio pensiero va anche a lui. Così come va alla sua famiglia“.
LA DIFESA CHE REGGE. Il suo gol, ma non solo. “La soddisfazione più grande – dice ancora Russo – è stata quella di aver tenuto bene dietro. Non abbiamo mai subito. Dopo Rieti, ci eravamo proprio preposti di limitare gli errori e i passaggi a vuoto. In più, siamo stati anche bravi, nella gestione della partita in generale, a non farci prendere dalla frenesia. Il risultato contro il Potenza, non è figlio di un gol. E’ figlio di una prestazione importante da parte di tutta la squadrta. Anche perché il gol sarebbe potuto anche arrivare prima, viste le occasioni che avevamo avuto“.