Protagonista anche nel calcio a 7, l’ex ala della formazione rossoverde, parla delle iniziative societarie e della squadra che verrà
Per una sera è andata in scena una sorta di piccola rimpatriata rossoverde su un campo di calcio a 7, con Salif Dianda, Maximiliano Cejas e Andrea Cossu tutti insieme nella stessa squadra. “Le notti della Fera”, il torneo organizzato dalla Curva Nord presso gli impianti del San Valentino Sporting Club è anche e soprattutto questo, una festa nel nome della Ternana.
E tra un gol e l’altro c’è anche il tempo di parlare un po’della Ternana. Come succede con Salif Dianda. L’esterno burkinabè, oggi al Ferentillo Valnerina, mette al suo fianco il figlio Jason poi dice la sua sulla situazione rossoverde:
“Penso che l’iniziativa della società di aver concesso abbonamenti a costo ridottissimo sia una grande iniziativa, perchè in questo momento, con una tifoseria delusa per l’esito del campionato, serviva un modo per ricompattarla. Questa società sta facendo molto per la città, ma adesso la parola passa al campo”, dice.
Su cosa serva, Salif Dianda ha le idee chiare: “Ci vogliono più giocatori di categoria, bisogna rendersi conto che la serie C si vince con quelli: meno elementi di nome e più gente che sappia come si gioca in questo campionato. Basta guardare squadre come il Pordenone, per esempio, o la Triestina. A volte in serie C si vince anche con il classico palla lunga e pedalare: msgari è meno spettacolare ma efficace”
Intanto, al Ferentillo, dove è appena nato un polo di calcio giovanile grazie alla fusione con Nuova Accademia e Accademia Calcio Terni di Marco Laureti, la colonia rossoverde si ingrossa: dopo Cardona, Cibocchi, Miglietta, Papini, Cejas e Dianda, è appena giunto per i campus estivi anche Romano Tozzi Borsoi. Che dall’anno prossimo vestirà il verdeazzurro del club.
