Pari a reti bianche. Grazie a un undicesimo posto conquistato con carattere, le Fere sperano nei playoff. Ma che paura nel finale…

Ultimi novanta minuti più recuperi di autentica sofferenza. Ma alla fine, per una volta, alla Ternana è andata bene. 0-0 a Teramo, tra l’altro con i teramani pericolosissimi all’ultimo secondo e vicinissimi al gol beffa. Ma i rossoverdi ringraziano e, stavolta, sperano loro. Sperano, perchè ancora, prima di essere sicuri di fare i playoff, devono augurarsi che il  Monza vinca la Coppa Italia di serie C nella finale di ritorno di mercoledì 8 maggio a Viterbo. Altrimenti, questo undicesimo posto non avrebbe più alcun valore, se non quello di una salvezza.

POCHE EMOZIONI. Prima frazione cominciata con le due squadre a studiarsi. Chi si attendeva una partenza a razzo di entrambe per giocarsi subito il tutto per tutto a viso aperto, è rimasto deluso. Molta attenzione, sia da parte della Ternana che da parte del Teramo. I padroni di casa leggermente meglio nei primi dieci minuti, poi però sono stati i rossoverdi a prendere più fiducia e a tenere in mano il pallino del gioco. Ma come è successo quasi sempre in questa stagione, l’azione della Ternana è stata un’azione sterile, senza tiri in porta e senza occasioni davvero pericolose. Prima conclusione, da calcio d’angolo, di marca teramana con pallone alto, poi il primo squillo da parte dela Ternana con un’incursione di Palumbo ed una conclusione alta da parte del mediano in prestito dalla Sampdoria. Si è giocato quasi sempre nella metà campo del Teramo, al Bonolis, ma nel finale è stata proprio la squadra di casa a collezionare l‘occasione più nitida ella prima frazione, con Infantino a racogliere sotto porta un cross da destra e rossoverdi salvati solo da un ottimo intervento di Iannarilli. Tentativo rossoverde appena un minuto dopo, con un colpo di testa di Nicastro per nulla insidioso e facile preda di Pacini.

AL CARDIOPALMA. Ripresa molto più vibrante, rispetto a un primo tempo privo di emozioni. Si contano tante occasioni da ambo le parti, l’ultima delle quali, clamorosa, buttata via dal Teramo con Infantino. La Ternana ha colto anche un palo, nei primi minti della ripresa, con Paghera, su conclusione ravvicinata. Successivamente, le due occasioni di Pobega, che prima ha impegnato severamente il portiere avversario e poi, alcuni mimuti dopo, su un altro tiro, ha concluso troppo debolmente. Quindi, le occasioni pericolose collezionate dal Teramo. E sono state più di una. La prima, con Bergamelli bravissimo a respingere sula linea di porta, su un tiro cross di Sparacello. Un’altra con un tiro di Infantino finito sul fondo. Ancora Infantino  da distanza ravvicinata, ha fallito la porta mettendo la palla alta. Pericolosi, i biancorossi, anche su un angolo sul quale, da colpo di testa di Fiordaliso, c’è voluto il riflesso attento di Iannarilli. Il Teramo ha provato in quella fase a spingere sull’acceleratore, scoprendosi però qualche volta alle ripartenze rossoverdi. Buon per gli abruzzesi, che la Ternana di ques’anno si è distinta per sterilità e incapacità a concretizzare anche le occasioni più favorevoli. Come, infatti, ha fatto in aluni frangenti, come ad esempio una conclusione dalla distanza di Paghera sul fondo, un suggerimento ghiotto in area per Boateng che non ha stoppato la palla davanti alla porta e ancora con l’attaccante italo-ghanese (entrato al posto di Nicastro) a sciupare nel peggiore dei modi un’altra occasione buona regalata da portiere Pacini che ha perso la palla dalle mani su un’uscita.  Nel recupero, Ternana ancora apparentemente più fresca, Teramo stanco. Ma sono stati i padroni di casa, a pochi secondi dal fischio finale, a graziare letteralmente la Ternana: palla d’oro per Infantino che, a tu per tu con Iannarilli, ha tirato al lato. Disperazione dell’attaccante teramano, sospiro di sollievo dei rossoverdi. L’undicesimo posto è salvo. Ora, si incrociano le dita…