Intervista pubblicata da B Magazine con l’attuale tecnico del Lecce, nella quale si parla anche di quella impresa in rossoverde: “Non potevamo fallire”.
La sua carriera, le sue esperienze da allenatore, l’ottimo lavoro che sta facendo con il suo Lecce che ad oggi si trova in zona promozione diretta in serie A. Il periodico della Lega di serie B, B Magazine, propone nel suo ultimo numero un’intervista con Fabio Liverani, attuale tecnico del Lecce ma ricordato a Terni come allenatore della Ternana nell’anno della miracolosa salvezza in serie B. E il tecnico romano, tra i vari argomenti, tocca anche quella esperienza vincente ed entusiasmante, vissuta sulla panchina delle Fere.
I SEGRETI DI UN MIRACOLO. Racconta Fabio Liverani: “Al mio approdo alla Ternana, la squadra era ultima in serie B e mancavano 13 partite alla fine… C’era poco da ridere e molto da lavorare. I ragazzi furono mravigliosi. facemno 26 punti e conquistammo la salvezza diretta, senza passare per i playout”. Di quell’impresa, dice ancora: “All’inizio affrontai la situazione con grande serentità, ma quando è iniziata la rimonta e ci siamo avvicinati alla zona salvezza, la tensione è salita moltissimo. Quel lavoro, non poteva essere lasciato a metà“. Parla anche del rapporto che instaurò con i calciatori di quella Ternana e di come li trascinò verso quell’insperato risultato. “Li ho toccati nell’orgoglio. C’erano calciatori di qualità che hanno dimostrato tutto il loro valore. Sono riuscito ad entrare subito in sitonia con loro. Quando si subentra, almeno all’inizio, non hai tempo. Devi entrare nella testa dei calciatori, capire quali sono le difficoltà e intervenire. Dal 6 marzo fino alla fine del campionato, furono due mesi vissuti tutti d’un fiato”.
