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Ternana, quando il “buon” giorno si vede dal… riscaldamento

Già prima del fischio d’inizio della gara contro l’Imolese si è capito che forse sarebbe potuto essere un brutto pomeriggio per le Fere. Il fatto è stato sottolineato anche da Gallo

La crisi della Ternana non si ferma più, anzi, se possibile sta diventando ancor più grave. La sconfitta per 3-0 contro l’Imolese ha dato un segnale inequivocabile di resa e di impotenza, una partita che ha tappato sul nascere quella lieve speranza di crescita maturata nelle ultime due gare. Ma c’è un piccolo particolare, ancor prima dell’inizio del match, che forse concorre a dare una spiegazione a ciò che sta accadendo.

APPROCCIO OPPOSTO– Nei minuti antecedenti al fischio d’inizio i tifosi presenti allo stadio avranno potuto notare come le due squadre abbiano approcciato in maniera totalmente diversa alle fasi di riscaldamento pre-partita. Molto intenso quello della squadra di Dionisi, con i passaggi e i movimenti dei calciatori scanditi dalle urla del preparatore rossoblù, che facevano da metronomo e da stimolo motivazionale. Tutto l’opposto invece quello della Ternana, condotto a ritmi blandi con qualche lancio da una parte all’altra del campo e qualche tiro in porta. Segnali premonitori dell’ennesima giornata storta vissuta al Liberati.

SQUADRA IMPAURITA– Il fatto è stato notato anche dal tecnico Fabio Gallo, che ha raccontato in conferenza stampa: “Fatico a comprendere. Durante la settimana con i ragazzi abbiamo lavorato molto bene, ma oggi il riscaldamento è stato molto brutto. Ho visto facce impaurite, allora sono andato in campo a cercare di dare una scossa. Non è stato sicuramente un buon approccio, ma non posso pensare che una squadra esperta come la mia possa avere paura di affrontare una partita di calcio. Non mi sono dato una spiegazione, è stato un approccio molle mentalmente, e di conseguenza poi è difficile riprendere le partite se vai sotto. Mi ha detto Chiappara (il suo collaboratore, ndr) che erano tutti muti e non avevano la giusta tensione, sono preoccupato perchè tutti aspettano che l’altro dià lo stimolo, ma poi in realtà non succede”

 

 

 

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5 anni fa

Tutti a lavorare con pala e piccone

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5 anni fa

Se fosse vero, allora è lo stesso Bandecchi che li costringe a non giocare.

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5 anni fa

Ma sarà un problema economico? Se vengono pagati regolarmente metteteli al minimo di stipendio! Altrimenti bastone e carota!

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5 anni fa

Mi domando, ma sono pagati oppure ancora non hanno visto neanche un euro?

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5 anni fa

tutti a pane e acqua!!!!!

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