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La Ternana, gli allenatori e la maledizione di febbraio

Per il terzo anno consecutivo, tre gestioni tecniche e inverno nefasto per il mister mezzano: esonero e bottino magro. Calori come Gautieri e Mariani.

Sembra davvero una maledizione di febbraio. O, se preferite, una maledizione d’inverno. Per il terzo anno consecutivo, la storia si ripete: cambio in panchina a gennaio, risultati che non arrivano e che, anzi, peggiorano, fino all’ennesima variazione figlia di risultati disastrosi che si incanalano per lo più nel mese di febbraio. Ecco come sono andate le cose nelle ultime tre stagioni della Ternana.

UN MESE DISASTROSO. Sarà pure il mese di San Valentino, il Santo patrono della città di Terni, ma febbraio non porta bene alla Ternana. Negli ultimi tre anni, almeno, non è stato così. E’ un mese che coincide con figuracce, sconfitte, delusioni e situazioni che portano a cambiare guide tecniche che cadono sotto i colpi di risultati disastrosi. E’ successo così pure con Alessandro Calori, che va a condividere i nefasti destini che furono di Ferruccio Mariani lo scorso anno e di Carmine Gautieri due anni fa.

L’AMARO DESTINO DI TRE ALLENATORI. Calori è esonerato, dopo nemmeno un mese alla guida della Ternana. Subentrato a Luigi De Canio, sotto la sua breve gestione la Ternana ha giocato cinque gare di campionato, perdendone tre e pareggiandone due. A queste, si aggiunge la sconfitta a Viterbo in Coppa Italia. Zero vittorie. Lo stesso destino crudele era capitato un anno fa a Ferruccio Mariani, attuale allenatore della Berretti. Chiamato a fine gennaio a lasciare momentaneamente la Primavera per sostituire Sandro Pochesci, sotto la sua gestione, ancora più breve di quella di Calori, la Ternana ha perso tre partite su tre, con conseguente esonero e ritorno in Primavera, per lasciare posto a De Canio in prima squadra. Due anni fa, sempre a fine gennaio, Carmine Gautieri rilevò il dimissionario Benito Carbone. Con lui, però, la Ternana vinse la prima partita (contro il Cittadella), ma poi ne perse ben sei di fila. Esonero inevitabile e squadra affidata ai primi di marzo a Fabio Liverani. La storia si ripete.

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