La conferenza stampa-fiume del dopo gara contro la Virtus Verona è stata l’occasione per mettere di nuovo alcuni paletti sulle questioni scottanti
La furia del patron della Ternana Stefano Bandecchi dopo la gara contro la Virtus Verona è stata l’occasione per rispondere anche ad alcune questioni messe sul piatto da alcune frange della tifoserie rossoverde in questi giorni. Su tutte la questione di un possibile lento disimpegno suo e del suo gruppo.
Bandecchi rilancia: “Non lascio, ho già messo da parte i soldi per il prossimo campionato se dovessimo fare la B riderò con i presidenti cadetti, sono ancora seduto sulla riva del fiume. A Marzo aspetto il processo per i playoff di cui siamo stati scippati…”. Poi però precisa: “Se qualcuno vuole che me ne vada, lo metta per iscritto, e lo farò”.
STADIO. Insiste di nuovo sulla questione stadio: “Ho intenzione di comprare lo stadio, se il Comune vuole vendermelo. Lo stadio sarà di proprietà di chi possiede la Ternana, non di un fondo o di una finanziaria, così chi chi avrà l’onore e l’onere di guidare la Ternana avrà anche quello di avere lo stadio, e dare alla squadra un campo dignitoso”.
Un percorso, quello della vendita dello stadio, frenato per ora dalla mancanza di cambio di destinazione d’uso dello stesso, attualmente bene pubblico. Servirà poi una gara europea, alla quale la Ternana, per non correre rischi, dovrà presentarsi con una cifra adeguata alla valutazione dell’impianto che verrà fatta. La questione è stata di recente oggetto di un nuovo incontro fra le parti.