Ultima partita senza reti subite, l’8 dicembre. Da lì in poi, porta sempre violata. I rossoverdi hanno perso una certezza.
E pensare che era una delle migliori difese d’Europa. Fino ai primi di dicembre è stato così. Poi, si è rotto il giocattolo. E una difesa che sembrava il punto forte di questa Ternana, è improvvisamente diventata vulnerabile. Basti penare che l’ultima partita in cui la squadra ha terminato con la porta inviolata, è stata quasi due mesi fa, contro la Fermana l’8 dicembre. Finì 2-0. Da allora in poi, in ognuna delle gare a seguire, difesa rossoverde sempre perforata almeno una volta.
Il computo, naturalmente, esclude i primi 18 minuti di Rimini-Ternana, gara sospesa per nebbia il 30 dicembre. Senza quella, in otto partite la Ternana ha sempre preso gol. Dunque, la difesa si è inceppata. Primi segnali di allarme contro il Sudtirol, con due reti incassate. Poi, al Liberati, ben tre gol presi dalla Giana Erminio, così come tre gol sono stati incassati dal Ravenna. Successo, ma con un gol subito, contro la Vis Pesaro. Alla ripresa del campionato, sconfitta con il Fano a Terni (1-0), disfatta per 3-2 a Salò e crollo per 2-0 in casa con la Vis Pesaro, prima dell‘1-1 contro il Renate a Meda.
Il bottino allarmante è di sedici gol incassati in otto partite, per una media di due gol presi per ogni gara. Un trend negativo che apre interrogativi sui problemi imporovvisamente evidenziati dalla retroguardia rossoverde. Problemi sui quali l’allenatore, Alessandro Calori, sta lavorando.
