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Fere, Silvano Fiorucci: “Vi racconto il De Canio calciatore”

Coetaneo del collega rossoverde, il tecnico dell’Orvietana è stato anche suo compagno di squadra. E racconta a Calciofere qualche curiosità di quando entrambi erano in campo

Ricordi di un tempo passato, che riemergono quasi per caso. Complice una chiacchierata di fine anno con uno degli allenatori migliori e più stimati del panorama  umbro. Silvano Fiorucci da Città di Castello, ha una carriera da tecnico importante: C1 a Benevento, Arezzo, Andria, Foggia e Teramo, C2 con Sansovino e Imolese, poi tanta serie D. Sino alla sfida di quest’anno: è l’uomo che ha preso il posto all’Orvietana, in Eccellenza, di Riccardo Zampagna.

Da calciatore ha girato soprattutto i campi caldi di serie C del sud Italia ed è su uno di questi che la sua strada si è incrociata con quella di Luigi De Canio, tecnico della Ternana. Stagione 1986-87, serie C2, col Pro Italia Galatina, entrambi compagni di squadra di un giovanissimo Mimmo Francioso, che poi sarà bomber in serie B e C: “Noi invece il meglio come calciatori lo avevamo già dato – dice Fiorucci, che con De Canio condivide anche l’età e il patentino di Prima Categoria – però quella fu una esperienza importante, in una squadra ambiziosa”.

Entrambi affrontarono fra l’altro la Ternana di Facco, che era in quello stesso girone, ma solo nel ritorno al Liberati (4-1 per le Fere, Fiorucci in campo, De Canio in panchina):  “Quel giorno nascosi la palla a un giovane Di Canio, ma poi ci punì D’Amico”, ricorda.

CARISMA E NON SOLO. In effetti quella fu l’ultima stagione nei professionisti di De Canio che chiuderà l’anno dopo a Pisticci in Promozione come player manager, mentre Fiorucci giocherà ancora un altro anno al Celano (era fra l’altro in panchina nella gara di ritorno vinta 5-0 contro la Ternana in Abruzzo), prima di chiudere a Vigevano nell’Interregionale. Compagni di squadra e di reparto: “Giocavamo in difesa, io ero terzino sinistro lui era un centrale, libero– racconta Fiorucci – e devo dire che già allora si cominciava a vedere lo spirito di quello che poi sarebbe stato il De Canio allenatore. Era un difensore che in campo si faceva rispettare, aveva classe e grinta. Noi avevamo un po’ i pregi e i difetti dei calciatori a fine carriera”.

Giocó poco, quell’anno, De Canio: “Peró quando era in campo si vedeva, era un libero vecchia maniera, di grande talento”, ricorda Fiorucci. “Aveva un carattere molto forte e particolare, già allora. Sicuramente una persona che si vedeva avrebbe fatto l’allenatore, una attitudine al comando, un leader. Magari a volte non semplice. Però sicuramente un ottimo compagno di squadra”.

CURRICULUM IMPORTANTE. Dell’esperienza a Terni di De Canio Fiorucci dice: “Penso che in questo momento sia un po’ in difficoltà, ma la squadra ha le potenzialità per fare bene e per De Canio parla la carriera da tecnico“.

FLAVONI. Fiorucci, fra l’altro, ha avuto alle sue dipendenze, negli anni di Trestina e Città di Castello, fra serie D ed Eccellenza anche Fulvio Flavoni, l’attuale allenatore dei portieri della Ternana: “Bravissimo – dice Fiorucci – penso che la Ternana abbia inserito in organico tecnico un ottimo elemento: con me ha lavorato molto e abbiamo sempre fatto bene“.

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