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De Canio: “Diakité? Lo stimo come gli altri. Ma la Ternana ha delle regole”

Il tecnico, in conferenza stampa, torna anche a parlare delle frizioni con il difensore, ma torna anche a lasciare una porta aperta.

Tra Luigi de Canio e Modibo Diakité, la frattura resta. Il giocatore non è nemmeno tra i convocati per la partita con il Teramo. Ma il tecnico, sembra lasciare comunque una porta aperta nei confronti del calciatore. “Sono successe delle cose che hanno portato, ad oggi, a questi provvedimenti – spiega – ma non escludo che possa riparlarsene e che qualcosa, in futuro, cambi“.

“E’ UN BRAVO RAGAZZO, MA LE REGOLE SONO REGOLE”. Inizialmente, De Canio fa capire che preferirebbe non toccare l’argomento, Poi spiega la sua versione dei fatti. “Della cosa – dice –  io non vorrei parlare. Anche per rispetto nei confronti del calciatore”. Potrebbero, però, cambiare le cose, magari con l’arrivo del nuovo direttore sportivo? “Solo gli stupidi, non cambiano idea. Ma devono accadere un po’ di cose. Lui ha chiesto scusa ai compagni, l’ha chiesta anche al sottoscritto.  A me dispiace molto, peché fondamentalmente, come tutti gli altri, è un gran bravo ragazzo. Ma il fatto che io adesso possa essere un po’ in difficoltà perché molti mi contestano il provvedimento, la cosa non mi smuove di un millimetro rispetto alle scelte sul mio lavoro. Scelte che faccio con razionalità professionale, senza interessi personali. Voglio il bene della Ternana e cerco di agire con corretteza come ho sempre fatto. Nei miei compiti , rientra pure quello di far rispettare delle regole uguali per tutti. Si sono verificate cose spiacevoli, ripetute nel giro di poco tempo. E ho preso questa decisione“.

UNA PORTA APERTA. Poi, ribadisce che la chiusura verso il giocatore non è definitiva. Ammettendo che, col tempo, le cose possono migliorare e il rapporto potrebbe ancora risaldarsi. Specificando anche come lui stesso si senta dispiaciuto per provvedimenti che è costretto a predere per garantire il rispetto delle regole. “Magari – dice il mister – fra un po’ di giorni le cose si chiariranno meglio e vedremo quali decisioni si prenderanno. Il giocatore gode della mia stima e della mia simpatia come tutti gli altri. Credetemi, il primo che esce mortificato da queste situazioni, sono proprio io“.

“CON LA GIANA? L’HO TUTELATO”. Su Diakité, De Canio torna anche alla partita con la Giana Erminio, a quel rigore causato e a quell’ammonizione presa. Eventi che hanno preceduto la discussione tra il primo e il secondo tempo tra il tecnico e il calciatore non appena lo stesso allenatore gli ha comunicato la scelta di sostituirlo. “Quanti di voi – dice De Canio – hanno pensato che io fossi un pazzo a non togliere subito Diakité che stava rischiando la seconda ammonizione? Anche io, l’ho pensato. Ma un allenatore, in quel momento, pensa pure che, se tira fuori un giocatore dopo che ha causato un rigore e si è fatto ammonire e lo stadio lo fischia, quel giocatore me lo ammazzano. E potrebbe sembrare un segnale di voler far ricaderele colpe su di lui. Io, quelle cose, le penso e le metto sul piatto della bilancia“.

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