
E’ arrivata la sconfitta anche a Ravenna. Doppio svantaggio rimontato, poi il buio, fino alla beffa finale. Cronaca di una partita assurda.
Dopo la settimana di ritiro, ci si aspettava una prova di orgoglio e di carattere, al Benelli di Ravenna, tanto più dopo che il Pordenone non era andato oltre il pareggio con la Giana Erminio. Invece, a Ravenna, è andato in scena uno spettacolo quasi surreale. Con gli spettatori ad assistere ad un copione che è parso più volte come già scritto, se non addirittura troppo scontato. E così, la Ternana ha perso di nuovo, 3-2, dopo aver rimontato un doppio svantaggio e dopo un altro calcio di rigore (il terzo di fila) sbagliato. Roba da non crederci. Eppure, così è stato. Il verdetto del campo, quello è stato.
DUE AMNESIE, POI MARILUNGO. Prima frazione subito in salita. neanche due minuti e Trovade ha pescato un jolly simile alla vincita della lotteria di Capodanno, con un tiro dalla distanza da calcio d’angolo finito subito nel sacco. Eppure, una Ternana sulla carta accreditata di tanta rabbia e voglia di rialzarsi, non ha dato affatto l’impressione di reagire al meglio. Restava legata, a volte persino timorosa e insicura. In un’inerzia difficile da rompere e uno svantaggio pesante come una palla al piede. Il peso aumentava con il raddoppio del Ravenna, in un’azione che ha colto inmpreparata la difesa rossoverde e con Bresciani chiamato ad insaccare la rete del 2-0. Ecco, lì è cominciata la vera reazione. Improvvisamente, una Ternana diversa, più ficcante, anche più intraprendente.
Una Ternana che ha avuto l’occasione per riaprire presto la partita e tornare a giocarsela, grazie a un calcio di rigore a proprio favore. Ma, nulla da fare. Con i rigori, di questi tempi, non c’è niente da fare. Persino il rigorista della squadra, Guido Marilungo, dal dischetto ha fallito, facendosi parare il tiro da Venturi. Eppure, la squadra rossoverde non si è fatta abbattere da quell’ennesima avversità. E gli sforzi sono stati ripagati allo scadere del primo tempo, con lo stesso Marilungo a girare in rete un cross da destra. Partita riaperta e tutti al riposo.
LA RIMONTA, L’ILLUSIONE, POI LA FINE. Nella ripresa, la squadra di Luigi De Canio ha subito preso in mano il gioco. E così, grazie ad una spinta sempre costante, ha trovato anche il pareggio, siglato da Bifulco che ha girato in rete di prepotenza. Quarto gol in tre partite, per il numero 16 delle Fere. Il pareggio è arrivato in una fase in cui la Ternana ha dato l’impressione di poter in ogni momento prendere in mano le redini della partita (e, magari, anche del risultato) ogni qualvolta pigiava sull’aceleratore. Tutti i presupposti per un secondo tempo scoppiettante e per cercare un’impresa. Invece… invece ecco che, d’incanto, la Ternana è tornata un’altra volta a spegnersi. Per gran parte della frazione, la partita è scorsa via a ritmi molto blandi. Il Ravenna non riusciva pià ad alzarsi, nè lo faceva la Ternana.
Complici anche la poca freschezza di alcuni rossoverdi e dei cambi arrivati tardivamente. Rossoverdi pericolosi in due o tre occasioni, ma non hanno mai dato l’impressione di ingranare la zampata giusta. E nel finale, cosa è andato a succedere? Che, nel recupero, sugli sviluppi di un calcio d’angolo e in piena dormita generale della Ternana, Boccaccini ha trovato la soluzione vincente, regalando al Ravenna il 3-2 finale. Un Natale più brutto di questo, i tifosi della Ternana, non potevano certo passarlo. Adesso, alla fine di tutto questo, la palla passa alla società e ad eventuali nuove decisioni nel giro di poche ore.
