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Ternana, altra grana in arrivo: richieste verifiche sulla sede

La consigliera del M5S Braghiroli rilancia in commissione il problema delle opere realizzate all’interno dei locali, di proprietà dell’Istituto Diocesano Sostentamento Clero. Approvata la delibera per la precisazione della destinazione d’uso

Sulla Ternana si preannuncia in arrivo una nuova tegola. Questa volta sulla sede, attualmente ospitata al terzo piano di un’ala della struttura dove ha sede l’Istituto Leonino, via della Bardesca. Struttura di proprietà dell’Istituto Diocesano per il sostentamento del clero, dove la Ternana si era trasferita un anno fa di questi tempi.

La I commissione consiliare del Comune di Terni, questa mattina ha infatti approvato l’atto riguardante la precisazione della destinazione d’uso e della modalità di attuazione legati alla sede sociale e al piano seminterrato per la creazione di un polo AmbuLaife.

L'ingresso della sede della TernanaL’ANNO SCORSO. La questione era venuta alla luce l’anno scorso ed il problema era il cambiamento della destinazione d’uso dei locali. Il sopralluogo al Leonino della I Commissione della precedente sindacatura aveva sostanzialmente confermato la legittimità a stare nella struttura da parte della Ternana, perchè in attesa del cambiamento di destinazione d’uso la Ternana aveva una autorizzazione del Leonino a stare in sede. Lettera contestata da Patrizia Braghiroli, consigliera del M5S.  Resta appunto la questione della destinazione d’uso, fondamentale per dare corso ad un vero e proprio contratto di affitto, perchè l’immobile fa parte dell’area per l’istruzione scolastica e solo il consiglio comunale può dare l’ok al cambio.

MELASECCHE. L’assessore ai lavori pubblici Enrico Melasecche, precisa che “la proposta dell’Istituto Diocesano prevede solo opere interne costituite da adeguamenti lievi funzionali nella distribuzione interna e nei bagni al piano seminterrato e al piano terzo, mantenendo comunque inalterata la disposizione planimetrica dei locali da adibire a laboratori di attività, mentre per quanto riguarda le eventuali dotazioni funzionali urbanistiche, esse dovranno essere determinate in base alla normativa vigente al momento del rilascio dei relativi titoli abilitativi edilizi, e pertanto, relativamente alle modalità di attuazione appare opportuno precisare che gli interventi possano attuarsi tramite intervento edilizio diretto”

Patrizia Braghiroli, che era presente al sopralluogo dell’anno scorso oggi ha precisato in commissione: “Necessario che la vigilanza edilizia controlli perché, almeno in passato, vedemmo che ci fu un abuso considerato  che uando si sono svolti i sopralluoghi  erano già in corso dei lavori al terzo  piano. Chiedo se è stato fatto un sopralluogo da parte della vigilanza edilizia e se si siano riscontrati abusi in tal senso e in caso, se sono state comminate le sanzioni”.  Melasecche, che era dalla parte opposta l’anno scorso precisa che “la questione è diversa rispetto a quella della destinazione d’uso” e che inoltre gli adeguamenti sono lievi.

APPROVATO. Alla fine però la delibera per la precisazione della destinazione d’uso passa con 4 voti a favore (il presidente Orlando Masselli, Giulia Silvani, Francesco Filipponi, Paolo Angeletti) e il non voto della Braghiroli.

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