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Di Marzio e il calcio secondo Mimmo Toscano: quella maglietta ai tempi delle Fere

L’ex rossoverde, oggi allenatore del Feralpisalò, si racconta in una intervista al sito del popolare giornalista Sky. E non mancano riferimenti agli anni ternani

Il calcio secondo Mimmo Toscano. Cuore e passione, non solo tecnica. L’allenatore della Feralpisalò, ex tecnico della Ternana, si racconta a Gianlucadimarzio.com, spiegando il suo modo di vedere il calcio.

Dal lavoro col padre elettricista dopo la scuola, ai sacrifici per il calcio. Il settore giovanile della Reggina, poi la gavetta che lo porta sino in serie B, con la serie A persa sempre all’ultima curva. Mimmo Toscano, quello schietto e sincero visto a Terni, lo stesso da sempre: “La sincerità è la chiave della nostra vita, può esser scomoda sì ma io – come dicevi te – voglio andar a dormire tranquillo la sera. La vita è fatica, è lavoro, è valori“, racconta al giornalista Sky

MOTIVAZIONI. E cita un celebre episodio avvenuto durante gli anni alla Ternana: “A Terni feci scrivere una frase dietro la maglietta ‘non c’è gioia, se non c’è lacrima’. Perché le cose vanno affrontate con l’idea che senza sacrificio, senza sporcarsi la faccia non si ottiene niente, lo dico sempre ai miei ragazzi: scordatevi strategie e mezzucci, perché solo all’apparenza vi fanno andar avanti… prima o poi con la stessa forza con la quale vi hanno fatto andare avanti, vi faranno tornare indietro, è la legge della vita”.

A Di Marzio, racconta anche la passione per i libri, soprattutto quelli motivazionali. Uno su tutti: “Come tirar fuori il meglio da te stesso e dagli altri’ di Thony Roberts. E cita anche qui un ex rossoverde, anche se i due si sono incrociati ai tempi dell’Avellino: “Ha cambiato il mio modo di vedere le cose, ho capito l’importanza dell’empatia. Lo regalai anche a Pisacane

FEDE. Passione, cuore, motivazioni. E Fede, da buon uomo del Sud: “Sono devoto alla Madonna di Lourdes – dice – dove vado in pellegrinaggio una volta ogni anno dal 2002“.

CALCIO MODERNO. E quando Di Marzio gli chiede il suo modo di intendere il calcio, non sorprende la riposta: “Io il calcio lo vorrei più reale, più passionale, meno business, meno interesse. La gente ormai non si emoziona più. Vorrei un calcio di derby, di campanilismi, di amore e di passione. Vorrei un movimento credibile, che non dia tutti questi dubbi alla gente: dal calcioscommesse ai fallimenti fino ai rinvii di questa estate. Te la faccio io a te una domanda, ma alla luce di tutto ciò, per quale motivo dovrei venire allo stadio oggi?”

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5 anni fa

…Come si fa a scordarsi d un allenatore del genere … ??? impossibile …❣❣❣ grande persona soprattutto .. rimpiango tantissimo quell anno … ?…❤?…

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5 anni fa

???? …Mimmo sposami… ❣❣❣????????????…. ❤?…?….

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