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Fere, De Canio e i suoi collaboratori: “Vogliono migliorarsi, con Brevi rapporto speciale”

In conferenza stampa il tecnico rossoverde ha parlato del rapporto con il suo staff

Nonostante sia un allenatore navigato, con quasi 700 panchine in carriera, per Gigi De Canio è importante avere alle spalle dei collaboratori di cui fidarsi e con cui confrontarsi. Durante la conferenza stampa di questa mattina al Liberati, il tecnico della Ternana ha raccontato il rapporto con il suo staff.

APPRENDIMENTO CONTINUO. “I miei collaboratori possono e devono ancora migliorare tantissimo. Sono già ad un ottimo livello ma si cresce sempre, le dinamiche e le situazioni cambiano in continuazione, bisogna sempre essere al passo con i tempi. Dei miei collaboratori apprezzo la curiosità, la voglia di imparare e di arricchirsi. La stima nei loro confronti è sconfinata e mi piace vedere come abbiano voglia di migliorarsi sempre e la loro curiosità, posso solo che parlarne bene“.

BRACCIO DESTRO. Un rapporto particolare con l’ex capitano delle Fere Ezio Brevi, attuale allenatore in seconda: “Quando vado a parlare con i giocatori Brevi mi chiede spesso se può assistere alla discussione. Ha voglia di imparare e di capire cosa dice un allenatore alla squadra in determinate situazioni. Anche nello spogliatoio spesso ci fermiamo a parlare sugli aspetti del rapporto tra tecnico e calciatore, di tattica e di comportamento con la squadra. Con lui parliamo e mi esprime il suo punto di vista, abbiamo un rapporto molto bello ed onesto“.

GRUPPO UNITO. Come accade in campo, anche in panchina ci vuole un gruppo affiatato per raggiungere i risultati: “Quando ho alcuni dubbi sulla formazione mi confronto con Ezio Brevi, il mio collaboratore tecnico più stretto. In generale, quando ho dei dubbi parla con chiunque, a seconda dell’argomento e dei ruoli. E’ normale che io non possa parlare di scelte tecniche con il Professor Petralìa (il preparatore atletico, ndr); lui non ha mai giocato a pallone, ma se necessario mi confonto anche con lui per sapere come vede un calciatore. Se ho delle convizioni precise decido con la mia testa, è quello il mio ruolo e mi prendo le responsabilità per questo“.

ADOTTATI. Infine, De Canio ha voluto sottolineare un fatto particolare che non accade in molte piazze calcistiche: “Questi collaboratori me li sono trovati già qui, ma poi ho scelto che rimanessero con me. Gli ha dato questa possibilità, non so quanti in giro fanno la stessa cosa. Di solito è preferibile portarsi dietro i propri uomini di fiducia, io non ho problemi di sicurezze o insicurezze. Lavoro per la società, ritengo di avere una certa esperienza ed altrettante preparazione e le metto a disposizione di tutti”.

 

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