
L’aggressione al mezzo con a bordo i supporters delle Fere, ha scatenato gli scontri fra tifoserie e fra queste e le forze dell’ordine. Dirigente della Polizia in ospedale
Ritorna la serie C e forse ci eravamo dimenticati di quanto questa fosse ‘tosta’, dal punto di vista dell’ordine pubblico. Il girone assicurerĂ diverse trasferte in piazze storicamente calde per i rossoverdi come San Benedetto del Tronto o Fermo, ma intanto ieri il primo scontro si è consumato a Pesaro.
Un pullman di tifosi della Ternana – secondo quanto riferiscono Il Messaggero ed il Corriere Adriatico -appena uscito dallo stadio Benelli e immessosi sulla via del ritorno, è stato circondato da un gruppo di supporters della Vis che ha cercato di bloccarlo, picchiando sul tettino con bastoni e tirando sassi verso il finestrino. Alta tensione che ha chiuso un pomeriggio da ”torcida’ cominciato sugli spalti, dove pur senza scontri fisici, il clima è stato teso. Insieme al pullman colpìto c’era anche un gruppetto di altri mezzi con a bordo tifosi rossoverdi e la tensione ha finito per coinvolgere anche alcune biciclette, scaraventate su auto in sosta. Il serpentone coi tifosi è stato bloccato, alcuni supporters sono scesi e c’è voluto l’intervento della squadra mobile della Polizia di Pesaro per sedare gli animi.
VICEQUESTORE FERITO. Sono volati oggetti e lo scontro fra tifosi ternani e Polizia si è fatto intenso, tanto che ne ha fatto le spese il vicequestore di Pesaro Silvio Bozzi, trovato a terra privo di sensi, forse colpito da un oggetto. Trasportato in Ospedale, è stato sottoposto a Tac. Al dirigente, è arrivata la “profonda solidarietĂ ” dal sindacato di polizia Siulp, che, si legge in un lancio Ansa, attacca “gli pseudo tifosi della Ternana” che “ieri sera si sono scatenati nel lancio di numerose bottiglie di vetro contro gli agenti mettendo a rischio non solo la loro incolumitĂ ma anche quella dei cittadini presenti. Spesso e volentieri – ammonisce il Siulp – a pagarne le conseguenze sono poliziotti e carabinieri che oltre a trascorrere le domeniche lontani dai loro familiari rischiano di non tornare a casa ma di andare direttamente in ospedale. Siamo solo a inizio stagione e incidenti del genere dimostrano quanto la cultura sportiva nel nostro paese lasci molto a desiderare – prosegue la nota – e denoti un alto livello di inciviltĂ “.
