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Ternana, il sindaco Latini: “Serie C ingiustizia, ora sosteniamo le Fere”

Il sindaco di Terni Leonardo Latini
Il sindaco di Terni Leonardo Latini

In un post sul suo profilo facebook istituzionale, il primo cittadino invita la città ed i tifosi a fare quadrato attorno alla squadra

Il primo cittadino di Terni Leonardo Latini torna a parlare di Ternana, dopo i fatti di ieri, che hanno visto dichiarato inammissibile il ricorso della Ternana e delle altre formazioni che chiedevano il ripristino del format della B a 22 squadre.

ANOMALIE. A caldo, subito dopo la sentenza, Latini dal suo profilo facebook scrisse “No comment“. Oggi utilizzando lo stesso media parla nuovamente di tutela della città e della squadra lanciando però un appello alla città: “Le anomalie che hanno caratterizzato la vicenda del mancato ripescaggio della Ternana Calcio S.p.A. sono sotto gli occhi di tutti. Lo stesso lunghissimo iter che ha portato alla controversa decisione del Collegio di Garanzia del CONI appare, anche ai non addetti ai lavori, tortuoso, forzato e perciò ingiusto, come dimostra pure la posizione del Presidente del Collegio Franco Frattini e il fatto che per la prima volta tale Collegio abbia deciso a maggioranza e contro il volere dello stesso Presidente.  Oltre che un’ingiustizia verso la società di calcio la quale, come già annunciato, si tutelerà nei modi che riterrà opportuni e che noi continueremo a sostenere, si tratta di un danno per la nostra città, per la sua immagine e quindi anche per la sua economia”.

APPELLO. Poi appunto insieme all’assessore Proietti, si rivolge ai cittadini: “Per questi aspetti non mancheremo, come Amministrazione, insieme a Elena Proietti – Assessore del Comune di Terni allo sport che ha seguito tutta la vicenda, di chiedere ed esigere rispetto per Terni in tutte le sedi. Intanto però, da sindaco e da tifoso, mi sento in dovere di lanciare un appello ai ternani, in vista della presentazione della nuova squadra di giovedì sera al Liberati e del prossimo inizio del campionato. Il calcio per noi è sempre stato qualcosa più di uno sport e di un gioco: è un’occasione per stare insieme, per rinsaldare la comunità, per incontrarci al Liberati che forse può essere considerato la più grande piazza di Terni”.

IN CURVA. E prosegue: “Per questo credo che il modo migliore non solo per rispondere alle ingiustizie subite, ma soprattutto per far vedere a tutti che questa città e questa tifoseria sono ancora vive, anzi che oggi lo sono più che mai, sia quello di tornare tutti a sostenere la Ternana, portando le bandiere con i nostri bellissimi colori, nell’auspicio che si possa di nuovo e presto fare ancora festa insieme. Facciamo vedere a chi non l’ha capito o a chi ha fatto finta di non capirlo, quali sono il nostro posto, la nostra passione e il rango che ci meritiamo. Per quel che mi riguarda sarò al mio posto, come sempre in curva, tra la nostra gente, a tifare Terni.

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