Suo zio è Alessandro tecnico del Perugia: il centravanti della Primavera ha giocato contro il Pontedera, convincendo tecnico ed addetti ai lavori
TERNI – Appena 18 anni, compiuti lo scorso marzo, ma già da tempo sotto i riflettori. Di Gianmarco Nesta, nato a Narni attaccante della Primavera rossoverde, si parla da sempre un gran bene. Ieri per lui l’esordio nei professionisti contro il Pontedera. Nipote d’arte, suo zio è Alessandro, bandiera della Lazio e attuale allenatore del Ternana. Quel Ternana al quale ha segnato lo scorso novembre nel derby che la formazione di Ferruccio Mariani ha poi pareggiato.
Un talento naturale, cresciuto nella Roma alla corte di Roberto Muzzi, che però non lo ha utilizzato quasi mai con continuità. Una doppia disdetta per la Lazio, che si lasciò scappare il talento nato nella Pro Calcio Sabina di Poggio Mirteto e che poi lo ha visto passare in altri club. Dopo l’esperienza in giallorosso, il passaggio alla Juniores della Valle del Tevere- società di Forano, in provincia di Rieti, gemellata con il Ternana – poi l’arrivo a Terni.
In una annata difficile per le Ferette, segnò anche alla sua ex squadra, la Roma appunto. Una prestazione tanto positiva da portare Bruno Conti, dirigente del settore giovanile romanista, a chiamare il padre Fernando per complimentarsi.
Aggiunto in corsa nella lista dei convocati di De Canio per il ritiro di Cascia, già nel test contro l’Amc 98 aveva mostrato grande mobilità e nell’ora e un quarto giocata in Coppa si è confermato: un’arma in più per De Canio. Ma molto di più per Dino Pagliari, responsabile del settore giovanile, che potrà valorizzarlo al meglio.