L’ex fantasista della Lazio, che fu anche rossoverde per due anni, spiega al quotidiano Il Messaggero: “Fece il passo più lungo della gamba”.
Ex Lazio, ma anche ex Ternana. Nonostante sia stato una bandiera per la squadra capitolina, Vincenzo D’Amico ha legato la sua carriera anche alla Ternana. In rossoverde giocò per due stagioni, dal 1986 al 1988, ma la città e i colori delle Fere gli sono rimasti nel cuore. Sulle pagine ternane del quotidiano Il Messaggero, ha parlato in questi giorni anche della Ternana di oggi, ma tornando pure sulla Ternana dei suoi tempi, quelli del fallimento di Domenico Migliucci.
PRESIDENTI DI IERI… Eppure, D’Amico (l’immagine in evidenza è un fotogramma tratto dal suo personale canale video Youtube) non ha parole di disprezzo, verso il presidente sotto il quale la società rossoverde visse il primo fallimento della sua storia. Sulle colonne del Messaggero, si legge ciò che D’Amico pensa dello scomparso imprenditore, che fu pure il suo presidente: “Era una persona stupenda. Però non aveva le possibilità concrete per un progetto importante. Fece il passo più lungo della gamba quando spese eccessivamente per portare qualche giocatore di troppo, con l’intento di creare entusiasmo“.
…E PRESIDENTI DI OGGI. La Ternana di oggi, D’Amico, non riesce a seguirla bene, visto che da due anni vive a Madeira. Però dice: “Ha tutte le carte in regola per vincere la Coppa Italia di serie C e anche per fare qualcosa di importante ai playoff. Ha un presidente, Stefano Bandecchi, che è una garanzia. Con lui, Terni e la Ternana stanno in buone mani. Lui ha progetti importanti, sia per la squadra che per la città. Questo, credo che a Terni lo abbiano capito tutti“.