L’amarezza dei tifosi è tanta, per la mancata promozione in serie B della Ternana, battuta solo ai rigori dal Pescara nella finale di ritorno dei playoff. Ci si deve rassegnare a un altro anno in serie C, nonostante l’obiettivo iniziale fosse quello di risalire subito. Ma c’è un dato che può consolare il popolo rossoverde, legato al fatto che la Ternana, nella sua storia, dopo una retrocessione in serie C non è mai riuscita sul campo a tornare in serie B al primo anno.

I PRECEDENTI. Nella sua centenaria storia, la Ternana è retrocessa in serie C per sette volte. Nel 1947-48 scese dalla B alla C e due anni dopo addirittura precipitò in Promozione (allora, non c’erano nè serie D e nè Eccellenza). Poi, dopo più di trent’anni di avventure e disavventure tra serie minori e ascesa fino alla serie A, la Terni sportiva tornò a vivere una retrocessione in serie C (allora, C1) nel 1979-80, ma seguì quasi un decennio di difficoltà, problemi societari, retrocessione in C2 e persino Interregionale sfiorato, prima della risalita partita dallo spareggio di Cesena del 1989. Altra retrocessione nel 1993, con fallimento, successiva cancellazione ripartenza dai dilettanti. Retrocessione solo sulla carta, invece, nel 2001-2002, quando la squadra venne riammessa in estate in serie B. Nel 2005-2006, ancora serie B persa e di nuovo in C, nel frattempo diventata Lega Pro. In questo caso, però, riuscì a tornare tra i cadetti solo sei anni dopo, per di pù subito dopo una retrocessione in Seconda divisione annullata da un ripescaggio. Nel 2017-2018, persa la serie B, l’allora patron Stefano Bandecchi annunciò l’intenzione di risalire subito, ma non ci riuscì e, per ritrovarsi in B, dovette attendere tre anni. In generale, invece, una volta riuscì alla squadra rossoverde l’impresa di una risalita immediata dopo la retrocessione. Fu nel 1973-74, quando tornò dalla serie B alla serie A nell’anno successivo alla retrocessione.