Il nuotatore ternano parla a Calciofere.it: “Una medaglia inseguita e voluta”. E sulle Fere: “Ho portato con me un po’ di rossoverde. La squadra? Sono fiducioso”

I bagagli sono già pronti, l’aereo che lo riporterà in Italia partirà nel pomeriggio italiano, perchè le norme Covid impongono – a meno di non essere parte attiva della cerimonia di chiusura – di lasciare Tokyo entro 48 ore dall’ultima gara. Riccardo Menciotti è pronto a festeggiare lo straordinario bronzo conquistato alle Paralimpiadi nella 4×100 misti. Una medaglia cercata e voluta: “Per questo col mio tecnico abbiamo deciso di rinunciare ai 200 misti – spiega – sarei andato in finale ma non a medaglia, dunque ho deciso di concentrarmi sulla staffetta”

Quella di Tokyo 2020 è stata per il nuotatore ternano categoria S10 (amputazione ad una mano) una Paralimpiade in crescendo: fuori dalla finale nei 50 stile libero, poi settimo nei 100 delfino e quarto nei 100 dorso, fino all’apoteosi della staffetta: “Ho lottato con le unghie e con i denti – spiega Menciotti – perchè volevo questo traguardo ed alla fine l’ho raggiunto ed è stato bellissimo“. Un bronzo che vale quanto un’oro, visti gli avversari (primo il Comitato Paralimpico Russo, seconda l’Australia) e pazienza se ad un certo punto l’Italia era persino d’oro.

Terni e la Ternana

Legatissimo alla sua Terni, anche se da un anno vive e si allena a Roma nel prestigioso Circolo Canottieri Aniene, racconta di aver ‘sentito’ anche a distanza il supporto della città, anche senza il pubblico sugli spalti: “C’è la mia famiglia che ha tifato per me, il mio nipotino di un anno e mezzo, ma anche la mia città Terni che non è molto grande, ci si conosce tutti ed è stato bello sentire il loro tifo, anche se a distanza e sui social”.

Intanto però un pezzo di Ternana se l’è portato a Tokyo: “Avevo con me un paio di mascherine rossoverdi, anche se purtroppo sul piano vasca non ho potuto portarle perchè abbiamo quelle federali. E poi il telo con cui mi asciugo è rossoverde”.

Fiducia nelle Fere

Tifosissimo delle Fere, a lungo è stato sugli spalti a seguire di persona i rossoverdi, poi gli impegni agonistici lo hanno costretto ad un supporto a distanza: “L’anno scorso ho fatto fatica anche a seguire le partite in tv – dice – ma mi sono sempre informato con gli highlights è stato bellissimo vedere salire la squadra in B”. E svela un aneddoto: “Quando la Ternana ha vinto in Coppa a Bologna, non ho potuto seguire in diretta, però mi arrivavano gli aggiornamenti. Stentavo a credere che stesse succedendo, ho dovuto rileggerli più volte per convincermi che fosse vero. Poi ho visto le immagini e sono rimasto stupito”. L’avvio diesel del campionato non lo spaventa: “La serie B è dura, brutta partenza è vero, ma io sto con Lucarelli: mi è piaciuta la reazione della squadra nel match di Reggio Calabria, sono fiducioso”.