In occasione della conferenza stampa pre partita, che anticipa la gara di semifinale di andata contro il Vicenza, è intervenuto il tecnico rossoverde Fabio Liverani:
“A prescindere dai numeri è l’atteggiamento che conta. Da quando sono qui la partita contro la Giana Erminio è stata la partita migliore e il primo tempo più bello, per trama di gioco e determinazione. Nonostante un po’ di preoccupazione abbiamo ripreso la partita dell’andata“.
“Dopo aver fatto due partite la squadra è più dentro al ritmo partita e all’approccio. Oggi ripartiamo per un’altra partita divisa in due tempi, si riparte da zero affrontando il Vicenza rispettandola e sapendo di potercela giocare“.
“Vivo ogni partita con la stessa tensione e preparazione. Ogni squadra ha caratteristiche diverse, però nella mia preparazione non sto attento alla piazza o al blasone. So che sarà stimolante giocare in uno stadio che anche in C viene riempito e che ha giocato molti anni in Serie A. Per il resto è una squadra forte, ma come ho detto qualche tempo fa le semifinaliste sono tutte forti altrimenti non si arriva a questo punto“.
“Il Vicenza è una squadra che lavora insieme da due anni, sia staff che giocatori. Inoltre è costruita bene ed è una squadra mix di esperienza e giovani di qualità, gli attaccanti sono bravi ad attaccare la profondità”.
“Anche questa volta ho un paio di dubbi. Ho trentasei ore che hanno un valore sulla decisione finale e me le prendo tutte per capire chi è più affaticato e chi ha lavorato bene. De Boer non sarà della partita“.
“L’idea della difesa a tre è nata nel momento dell’emergenza dei centrali. Questa squadra ha sempre giocato a tre, era solo mascherato con Loiacono, Capuano e Tito che rimanevano dietro e Casasola che si alzava. La tattica è stata giusta però la problematica era che non avendo Loiacono, non per demerito di Fazzi e Maestrelli, mi è sembrata una squadra che poteva andare in difficoltà. Qui nasce l’arretramento di Donati, che rispetto a Casasola è più attento. Vedendo le caratteristiche dei ragazzi, questa è la risposta finale. Non è una situazione definitiva perché la squadra può giocare a quattro, però prima bisogna trovare un equilibrio“.
“Cianci e Ferrante sono due giocatori che se stanno bene possono giocare insieme. Non è un’opzione da novanta minuti ma se a loro fa piacere giocare insieme e sacrificarsi possono farlo. Romeo ha entusiasmo e ha lavorato per poter rientrare, domani verrà con noi. Corradini anche è recuperato, Ciammaglichella no“.
“Il tifoso della Ternana fa la differenza a prescindere. La vicinanza di questo tifo sarà importante per i ragazzi, ci accompagnano sempre e martedì scorso la possibilità di aver fatto quel tipo di partita è stato merito della gente, che ha incitato i ragazzi. In questo momento c’è bisogno di tutti e il tifo della Ternana ha un alto valore, anche se non è mai stato da meno”.