Il ricorso al Tar contro la penalizzazione in punti, pronto ad essere discusso l’8 aprile, va avanti. “Se serve – dice il presidente della Ternana Stefano D’Alessandro – arrivo pure fino al Consiglio di Stato“. Ci prova ancora, la Ternana. Stavolta, riottenere un punto servirebbe a poco, ma c’è una linea di principio da mantenere. “Se se ne prende una -dice D’Alessandro – si porta avanti. Non solo se c’è la convenienza. Non è logico, quello che stiamo scontando. E’una cosa che riguarda lo scorso anno e io l’ho pure sanata prima che arrivasse il deferimento. Sono arrivato, ho rilevato la Ternana e il giorno dopo ho saldato tutto all’ora di pranzo“.
RIFORMARE PRESTO. Allo stesso tempo, Stefano D’Alessandro spera che nel calcio si proceda a una riforma con nuove regole e nuove condizioni, per evitare situazioni tali da falsare i campionati (vedi le esclusioni di Taranto e Turris nel girone C e la vicenda Lucchese nel girone B) e per adeguare il calcio al momento storico che si sta vivendo. “Quello che è successo nel girone B e nel girone C – dice – evidenzia che qualcosa non va. Tutti, a partire da noi presidenti e a proseguire con chi deve giudicare, ci si deve mettere intorno a un tavolo e trovare soluzioni alternative. I campionati devono essere finiti, altrimenti è un gioco al massacro. Prendete la Lucchese. Dovesse andare avanti lo sciopero e dovesse esserci una sua estromissione, cosa succederebbe? Succederebbe che a noi toglierebbero tre punti, all’Entella due. Ma ci sono anche squadre in basso che si potrebbero ritrovare punti in meno e retrocedere per questo. Io mi auguro che prima dell’inizio dei prossimi campionati si faccia una riforma corretta e più adeguata a questo momento storico, complicato per tutti e in tutti i settori, sport compreso“.
