Al termine della partita tra Ternana e Perugia, terminata in parità, è intervenuto in conferenza stampa il tecnico rossoverde Ignazio Abate: “Abbiamo concesso il nulla al Perugia e abbiamo colpito tre traverse, non siamo stati sterili. Potevamo essere più diretti, che però significa riempire meglio l’area e, quindi, essere più puliti dal punto di vista tecnico. Abbiamo trovato pochi spunti e combinazioni. Potevamo fare di più”.

“Loiacono ha avuto una distorsione alla caviglia. Mi aspettavo una partita di duelli ed intensa, ecco perché ho scelto Vallocchia. Ho accelerato il cambio a fine primo tempo perché avevamo la partita in controllo e volevamo aumentare il tasso tecnico. Con tre uomini a centrocampo abbiamo concesso qualcosa in più, poi passando con due mediani siamo tornati a giocare meglio. Gli ultimi quindici minuti per inerzia siamo riusciti a creare qualcosa. Il campo non ci ha aiutato. Andiamo avanti e ci teniamo questo punto, il campionato è lungo e continuiamo a pedalare”. 

“La cornice di pubblico è da categoria superiore, l’abbiamo subito emotivamente all’inizio. Potevamo essere più aggressivi sulle seconde palle perché loro tenevano un blocco basso. Nel primo tempo non c’era ritmo nel gioco e questo non ci ha aiutato. L’ingresso di Aloi ci ha dato più energia, però sulle fasce non siamo riusciti a sfondare. Le vere occasioni sono arrivate dai cross, quando abbiamo riempito l’area”.

“I dati sono oggettivi però vanno analizzati, nelle partite importanti non abbiamo vinto però sono sereno da quel punto di vista perché la squadra ha sempre fatto le sue partite. L’arbitro è stato bravo, però nelle partite importanti non si può spezzettare il gioco altrimenti si condiziona l’andamento della gara”.

“Cicerelli aveva un fastidio al flessore in settimana, ho voluto sostituirlo perché mancano ancora cinque partite. Ci è mancata la zampata vincente, però questi match si rischiano anche di perdere. Basta un contropiede dell’avversaria per perdere, noi siamo stati bravi perché ne abbiamo concessi solo due. E’ sempre un derby e l’aspetto emotivo ne fa da padrone”.