Ternana, D’Alessandro: “Il bene supremo deve essere solo la Ternana”

"Abbiamo un gruppo importante, non è semplice migliorare una rosa come questa. Per lo Stadio-Clinica non ci sono ostacoli"

Queste le dichiarazioni del presidente rossoverde Stefano D’Alessandro, in occasione della conferenza di chiusura dell’anno presso la sala stampa dello stadio Libero Liberati: “Siamo a ridosso dei cento giorni da presidente della Ternana. In questi novantacinque giorni a Terni è cambiato molto, abbiamo sistemato molte situazioni a livello societario. Da quando abbiamo messo le mani sulla Ternana abbiamo cambiato il modo di fare, quando si retrocede non è solo il campo che lo determina ma anche quello che c’è dietro, quindi il lavoro della società. Voglio fare una piccola precisazione sul manto erboso, la differenza di pioggia caduta a settembre-ottobre è minore rispetto all’anno precedente quindi non può essere quella la motivazione della degradazione del campo”.

“Le società di calcio sono aziende e vanno gestite come tali. Ora c’è più linearità su tutti i passaggi e sui modi di fare. Dal punto di vista del campo il clima è sereno, tutti i ragazzi hanno la voglia giusta di fare e sono motivati. La fortuna della squadra è stata avere un gruppo forte che si è isolato dalle problematiche, sono più loro che hanno dato spirito a me che il contrario. Contento dell’affetto e l’unione che si ha con la piazza. Il bene supremo deve essere solo la Ternana. Ringrazio anche la stampa che ha avuto una lettura giusta delle situazioni nei tre mesi”.

“Per quanto riguarda il progetto Stadio-Clinica, dopo l’incontro con il sindaco c’è stato un ulteriore sviluppo. Ci siamo incontrati con Tagliavento e in maniera cordiale abbiamo posto le basi sul progetto. Sono cambiati alcuni interessi. Subito dopo le feste ci rivedremo, vediamo se riusciamo ad arrivare ad un accordo, non credo che ci siano ostacoli. Anche da parte della Ternana Women c’è stata un’apertura. Si sono capite le esigenze della Ternana e la reale volontà di chiudere il progetto. Sarebbe importante far iniziare i lavori per il centenario”

Sui due punti di penalità faremo ricorso. Le motivazioni del rigetto hanno dato più forza alle nostre motivazioni. Andrò avanti fino al Consiglio di Stato. Sono sicuro che la norma l’abbiamo interpretata nel modo giusto, questo lo pensano anche i legali che stanno seguendo la causa”.

“Credo che nel mercato, in un gruppo come il nostro, non ci sia una strategia prevalente. Dobbiamo evitare di fare sconquassi. Abbiamo una lista chiusa di ventitré, non possiamo mettere dentro nessuno fino a che non cederemo, altrimenti avremo un effetto controproducente. La rosa è questa, in uscita non c’è nessuno. Se ci fosse un’entrata legata ad un’uscita allora si potrebbe mettere dentro qualcuno. Oggi abbiamo deciso di inserire nella lista Viviani. Tutti gli arruolatili devono essere a disposizione del mister, questo è il momento più delicato della stagione e dobbiamo farci trovare pronti. Abbiamo un gruppo importante, non è semplice migliorare una rosa come questa. Sono contento del gruppo che ho”. 

La situazione di Krastev se la sta vedendo il direttore, troveremo la situazione più indolore per tutti. Spero torni in campo il prima possibile. Assurdo come sono state pre impostate le liste, un ragazzo che si rompe il crociato a settembre si è costretti a lasciarlo fuori lista. Non è molto corretto, il calcio è passione, umanità, sentimento. Non mi piace ragionare in modo asettico”. 

“Domani lanceremo un mini abbonamento per il girone di ritorno, si entra in un momento di fuoco e deve esserci una chiamata alle armi da parte di tutti. E’ importante l’apporto del pubblico. Poi di iniziative ne faremo altre, i numeri sono in crescendo. Entriamo nell’anno del centenario, perciò bisogna vivere questi dieci mesi come una festa. Il risultato sul campo deve essere la ciliegina sulla torta”.

“Ci arrivano molti messaggi di calciatori che vorrebbero giocare a Terni. Questo significa che la Ternana è diventata una società solida e appetibile. E’ un segnale importante. La Ternana non è “terra conquista”, io sono il custode della squadra e nessuno può dettare legge. Le prime avvisaglie ci sono state e abbiamo rimesso le cose nel verso giusto. La squadra va trattata con rispetto nazionale. Da oggi in poi prima di calpestarci i piedi ci penseranno due volte”.

“Per il centro sportivo ci stiamo guardando intorno. San Gemini è un’opportunità. Abbiamo incontri in programma dopo la Befana. Questo è legato al settore giovanile. Per averlo strutturato ed importante abbiamo bisogno di una casa dove lavorare. Ora siamo troppo sparpagliati. La Ternana deve diventare una squadra dove i giocatori devono avere voglia di arrivare non di andare via, questo ci potrà aiutare anche nelle categorie superiori”.

“Il momento più emozionante come presidente è quando passo sotto la curva. L’applauso verso i tifosi è un ringraziamento della società verso di loro. Vedere gli occhi dei sostenitori è davvero da pelle d’oca”.

“Con il mister c’è rapporto di stima e fiducia. Non abbiamo ancora parlato di rinnovo”.

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