
Il presidente su Calciomercato.it: “In dieci la vorrebbero tutta, ma alle nostre condizioni sono di meno, lo stadio? Mi è antipatico”.
Per la cessione della Ternana, la situazione è esattamente come alla vigilia della paritita con il Cittadella, quando il presidente Stefano Bandecchi, dopo aver pensato anche a una cessione totale delle quote, ha rilanciato l’intenzione di restare al 50% e vendere le altre quote a soci di minoranza, Ma a queste condizioni, ha al momento pochi pretendenti. Lo dice, il presidente, parlando con Calciomercato.it. “Per una cessione al 100% – dice – ho almeno dieci soggetti interessati, ma alle condizioni legate alle quote che Unicusano desidera cedere, ce ne sono di meno“.
ANTIPATIA. Dunque, Bandecchi per ora va avanti, anche se continua a non escludere una cessione. Alla vigilia della partita delicata con il Bari, però, torna anche a stuzzicare la tifoseria rossoverde. “Non mi danno fastidio i ternani – dice, sollecitato ancora sugli screzi con una parte della tifoseria – ma lo stadio di Terni. I ternani mi sono simpatici, lo stadio mi sta antipatico. E la cosa è reciproca. Io non devo chiedere scusa a nessuno“. Nella stessa intervista, ha parlato anche della questione delle plusvalenze e dei contributi spalmati: “Mi sento fregato. Ho pagato contributi per due anni e mezzo. Che li ho pagati a fare? La giostra del calcio è destinata a essere sovvenzionata, o al fallimento. A livello finanziario ed economico i problemi sono serissimi. Non vedo l’ora di uscire da questo mondo: assorbe solo denaro e non restituisce nulla“.
