Il numero uno della Ternana è stato insignito stamattina a Palazzo Spada del riconoscimento onorifico

Stefano Bandecchi è ufficialmente un cittadino onorario di Terni. A Palazzo Spada nella mattina di giovedì 23 giugno si è concluso l’iter aperto dal Centro di Coordinamento Ternana Club.  In una sala gremita, il riconoscimento gli è stato confermato dal sindaco Leonardo Latini e dal presidente del consiglio comunale Francesco Maria Ferranti. Presenti la presidente della Provincia di Terni Laura Pernazza, gli assessori comunali Federico Cini, Benedetta Salvati, Giovanna Scarcia, Orlando Masselli e Cristiano Ceccotti, l’assessore regionale Enrico Melasecche, il questore di Terni Bruno Failla, il presidente della fondazione Carit Luigi Carlini e il vicepresidente rossoverde Paolo Tagliavento.

Le motivazioni

Il sindaco, nel conferire il riconoscimento ha sottolineato che Bandecchi è “una persona che si è distinta per il servizio per la città. La partecipazione corale dimostra che c’è una apprezzamento condiviso per l’operato del presidente della Ternana, per il suo impegno sportivo e sociale in questo periodo di pandemia. La vicinanza, il ruolo di ‘Terni col cuore’, in questa fase drammatica che ha toccato gli aspetti economici, sociali di tante famiglie è stata tangibile. Gli investimenti economici che il presidente della Ternana ha annunciato sono un elemento importante, sono il senso di una città che sa vedersi in maniera diversa, proiettata nel futuro”. 

Dall’elicottero alla città

Bandecchi ha sottolineato come “Quando sono arrivato, per la gente ero quello che sbarca in elicottero. Poi ho cominciato a fermarmi a parlare con la gente ai marciapiedi e la città mi ha accolto in maniera che mi emoziona. La cittadinanza mi conferisce una titolarità che sinceramente non sento neanche di meritare troppo”.

L’animo della città

Non manca un accenno al rapporto con la città maturato durante la pandemia: “Abbiamo avuto – dice Bandecchi – l’opportunità per scoprire l’anima vera delle persone e i ternani hanno conosciuto un lato diverso di Bandecchi. Il dramma Covid ci ha fatto capire quello che ognuno di noi può dare. Ho cercato di stare con gli ultimi. Ho sentito la solitudine di chi è rimasto chiuso in casa. Penso che in questa occasione i ternani abbiano compreso la mia disponibilità. Alcuni cittadini ternani hanno collaborato con me e da lì è nata l’idea di Terni col cuore”.

Gli obiettivi sportivi

“Sono riuscito a riportare la Ternana – spiega ancora – in serie B, ma è anche vero che l’avevo portata in serie C, quindi ho solo rimesso a posto  i cocci. Mi dispiace non essere riuscito, quest’anno, a portarla in serie A, ma devo dire grazie allo staff tecnico e alla squadra per i tanti record fatti. Abbiamo sprecato un anno dal punto di vista calcistico perché non ci abbiamo creduto da subito, abbiamo iniziato a crederci troppo tardi, di questo chiedo scusa a tutta la tifoseria che ha comunque raccolto tutte queste firme”. E scherza: “Se fossi stato in voi avrei chiesto di farmi tornare a Livorno, voi invece avete chiesto di farmi diventare cittadino onorario…”

Progetto stadio-clinica

Infine si è soffermato sul progetto stadio-clinica: “Questa città si deve sentire forte ed energica e quindi ho iniziato a fare proposte importanti, come quella della clinica, con un vero centro di ricerca internazionale o come quella di uno stadio nuovo che ospiti fiere, mostre, eventi, concerti. Per tutto questo ho chiesto a dei consulenti di aiutarmi, non si va da nessuna parte se non c’è coesione tra consiglio comunale ed editoria (…) La proposta che oggi la Ternana porta avanti dello stadio e della clinica è una proposta dovuta perché la Ternana dovrà crescere. Dobbiamo attrarre persone e per farlo dobbiamo far rinascere l’economia, dobbiamo dare la possibilità alle persone di avere i soldi in tasca per poterli spendere. Farò tutto ciò che è nelle mie possibilità per portare la Ternana ai massimi livelli, che Terni città possa tornare nella categoria che gli compete, la più alta. Voglio riportare Terni al centro dell’Italia, a un centro anche economico e sociale”.