Il fantasista parla al Messaggero: “Soffro a vedere le gare in tv, la squadra ha bisogno di sentire il calore dei suoi sostenitori”.
Dopo l’infortunio, la fase di riabilitazione. Per poter recuperare prima del previsto e per tornare presto in campo. Cesar Falletti, a un mese dall’infortunio al legamento crociato del ginocchio, parla sulle pagine del quotidiano Il Messaggero, della sua convalescenza ma anche di come sta seguendo, da fuori, la Ternana. Con un appello ai tifosi, quello di accorrere numerosi allo stadio Liberati. Un suo parere anche sugli obiettivi della squadre e sul momento delicato, a suo dire dovuto anche all’ansia di fare risultato.
BOLGIA LIBERATI. Falletti è a Roma, per le riabilitazioni con i fisioterapisti di Villa Stuart. le partite le guarda in televisione. “Ma soffro troppo, da spettatore. Molto meglio stare in campo e giocare“, dice. Nelle gare interne, invece, viene al Liberati. Ai tifosi, il fantasista uruguaiano dice: “Spero di tornare in campo prima possibile e sto lavorando duro perché questo possa accadere. La prendo come una sfida“. Poi, invita tutti ad andare allo stadio a sostenere la squadra: “Spero che trasformino il Liberati in una bolgia. Se percepiamo la passione e il calore dei tifosi, se capiamo che loro ci sostengono da vicino, anche noi giochiamo con più fiducia“.
“E’ A ME, CHE MANCA LA TERNANA”. Dei recenti alti e bassi della squadra, Felletti la vede così: “Un conto è guardare da fuori una partita e giudicare un passaggio sbagliato o un errore, un conto è essere in campo e trovarsi a dover pensare una giocata. Credo, però, che a volte si vada in campo con l’ansia di vincere per forza, per cui si rischia di innervosirsi. Ma non avremo problemi a raggiungere presto la salvezza. Poi, giocando più sereni, arriveranno risultati importanti. Ne sono convinto. La squadra, la vedo bene. Manca un po’ di continuità. Se le manca pure Falletti? No. Chi sta giocando, lo sta facendo bene. Piuttosto, è il contrario. E’ a Falletti, che manca tanto la Ternana“.
