Il numero uno rossoverde, involontario protagonista della ‘conta’ a Montecitorio parla con l’Ansa. E dice la sua sul candidato ideale…
Com’era inevitabile, la presenza di Stefano Bandecchi fra i nomi scritti sulle schede per l’elezione per il presidente della Repubblica ha fatto scalpore. Prima un voto, poi quattro, oggi nella terza tornata invece due.
Così l’Ansa ha chiamato il patron della Ternana, che è ovviamente è stato al gioco: “Io presidente della Repubblica? Non vorrei mai farlo, è un ruolo importante ma sarebbe come negarsi l’esistenza. Invece mi piace avere la libertà di andare dove voglio. Al massimo è più probabile che possa essere il prossimo presidente del Consiglio“, ha scherzato. “Che effetto fa sentire pronunciare il mio nome dal presidente Fico? Strano, non me lo sarei mai aspettato. Ma è la dimostrazione della non scelta che si sta facendo in queste ore“.
E poi fa il suo nome giusto per il Quirinale: “Direi Pierferdinando Casini. Un uomo di centro, un democristiano vero. Uno che va bene a tutti. Mi scuso per il gioco di parole, ma se neanche lui riuscisse a metterli d’accordo sarebbe un vero casino”.
Presidente, ma rossoverde
Una cosa l’ha confermata. Sarà presidente, ma della Ternana, ancora a lungo: “Almeno per i prossimi cinque anni. Abbiamo cominciato un percorso importante tra la realizzazione del nuovo centro sportivo, che sarà accompagnato da un’operazione di scouting giovanile, e il progetto del nuovo stadio Liberati, collegato a quello della nuova clinica privata. C’è bisogno di tempo”.