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La Ternana a “No alla droga, sì alla vita”: “Sport come valore sociale da trasmettere” (VIDEO e GALLERY)

Rossoverdi presenti con Mammarella, Nesta e Ndir e con la squadra di rugby nella quale militava Flavio Presuttari, uno dei due ragazzi morti 16 mesi fa per overdose. Le testimonianze

“Noi abbiamo il dovere di partecipare a queste iniziative, perchè siamo i primi ad avere i ragazzi nelle nostre squadre e perchè tutti noi siamo padri. Lo sport è aggregazione prima ancora che competizione e questo è il messaggio che deve passare soprattutto fra i più giovani“. La Ternana calcio ha risposto all’appello di Silvia Jacaroni e Maria Luisa Peralta, le mamme di Flavio Presuttari e Gianluca Alonzi, i due adolescenti morti nella notte fra il 6 ed il 7 luglio 2020 per un mix letale di metadone e codeina fornitogli la sera prima da Aldo Maria Romboli, il pusher ternano condannato per questo  a 7 anni

“No alla droga, sì alla vita” è una manifestazione di sensibilizzazione sui danni del consumo di stupefacenti che ha riunito presso il Centro Polis a Terni la Ternana Calcio (presente con il club manager Carlo Mammarella ed i giocatori Gianmarco Nesta e Mame Ass Ndir), la Ternana Rugby, società affiliata a quella del patron Bandecchi, il Terni Rugby (l’altra società ‘ovale’ della città), il procuratore della Repubblica Alberto Liguori, l’assessore ai servizi sociali del comune di Terni Cristiano Ceccotti, don Antonio Coluccia, parroco di San Basilio a Roma, più volte gambizzato per la sua lotta alla droga nei quartieri dello spaccio, i sacerdoti ternani don Alessandro Rossini e don Luca Andreani.

Contrastare il disagio

Il patron Bandecchi ed il vice presidente Tagliavento tengono molto a queste cose, per proseguire l’impegno nel sociale”, spiega Mammarella. Gli fa eco Alberto Tattoli della Ternana Rugby:Flavio Presuttari era un rugbysta e giocava con noi ed oggi per noi è un onore essere qui con i colori rossoverdi. Il rugby è il simbolo del gioco di squadra, perchè non si vince mai da soli e si avanza tutti insieme“.

Silvia Jacaroni ha ringraziato: “La Ternana calcio ed in particolare l’addetto stampa Lorenzo Modestino: da noi era partita solo l’idea ma lui ha organizzato tutto e la presenza della società per noi è un grande orgoglio”. Don Antonio Coluccia ha ribadito l’importanza “di fare squadra” contro la droga ma ha anche puntato l’indice su una città dove “lo stato della noia qui crea una emergenza sociale, qui è morta anche una terza ragazza per droga” (il riferimento è a Maria Chara Previtali, deceduta il 10 ottobre 2020 per overdose dopo aver festeggiato la maggiore età ndr).

Il procuratore Liguori ha sottolineato come “ad oltre un anno dal fatto si attendevano iniziative e risposte, ma non è successo niente. Questa è finalmente una iniziativa, ma non basta”.

Di seguito le videointerviste con Mammarella, le due mamme, la Ternana Rugby, don Antonio Coluccia ed il procuratore Liguori. Sotto, la Gallery

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