La statua della Fera trasferita dai giardini di Campofregoso alla Corte di Palazzo Spada per il restauro con la supervisione della Soprintendenza
E’ stata alla fine trasferita partendo da quella che era diventata la sua sede e cioè i giardini di Campofregoso: la statua, raffigurante il simbolo della città di Terni ha fatto lentamente il tragitto che la divideva dalla Corte di Palazzo Spada, il cuore del Comune. Perché lo spostamento? Per proteggerla innanzitutto dagli atti vandalici, che l’avevano presa di mira in maniera preoccupante ma anche dalle intemperie e dall’inquinamento che da sempre è il suo più pericoloso nemico.
E lì, nella Corte, rimarrà per sempre, come a guardia del “suo” palazzo comunale e della sua storia di cui essa è testimone viva. Partiranno quanto prima i lavori di restauro per la statua, per farla tornare al suo splendore, lavori che avranno la supervisione della soprintendenza dell’Umbria. “Quella pare essere la sua sede più ovvia” ha affermato il vicesindaco Andrea Giuli. Ma la statua è molto antica e la ricorda pure Francesco Angeloni nella sua “Historia di Terni”, descrivendola come una fera “simile al drago, con due piedi, senz’ale e con la lunga coda ritorta”. E dall’Angeloni si scopre anche la derivazione e l’origine del soprannome ternano delle “fere”, al momento legato alla squadra di calcio ma non solo.
Ho fatto una foto anche io!
Bellissimo!
La madre di tutte le FERE! Speriamo sia di buon auspicio per questo 2021!
SEMPRE FORZA FERE!
un saluto ai fratelli ternani…forza fere e forza samp