Secondo il giudice sportivo, dopo l’espulsione l’allenatore si sarebbe reso protagonista di una colluttazione con il presidente del Catania Nicolosi, inibito per due mesi
Giovanni Bucaro non siederà sulla panchina del Bisceglie domenica pomeriggio al Liberati, per il match contro la Ternana. L’allenatore è stato infatti squalificato per 7 giornate a seguito dei fatti intercorsi subito dopo il cartellino rosso rimediato nella gara di Lentini contro il Catania.
LE MOTIVAZIONI. Secondo il giudice sportivo, che si era riservato un supplemento di indagine rispetto alle squalifiche sancite ieri, Bucaro “dopo essere stato allontanato dal campo dall’arbitro su segnalazione del quarto collaboratore“, tenendo un “comportamento offensivo verso un tesserato della società avversaria”. Inoltre, il tecnico nerazzurro, “rientrando negli spogliatoi metteva le mani al collo di un calciatore del Catania”.
Infine, secondo quanto si legge, al termine della gara, all’interno degli spogliatoi, “il medesimo aggrediva, spingendolo a terra, il presidente della squadra avversaria, generando una colluttazione (a seguito della reazione dell’aggredito) che veniva sedata solo dall’intervento di addetti alla sicurezza e altri tesserati”.
Lunghissima inibizione anche per l’altro protagonista della vicenda, il presidente del Catania Gaetano Nicolosi, inibito fino al 3 febbraio 2021 “perché al termine della gara, dopo aver subito un’aggressione fisica dall’allenatore della squadra avversaria, reagiva generando una colluttazione che veniva sedata solo dall’intervento di addetti alla sicurezza e altri tesserati. Successivamente, a seguito della richiesta da parte del direttore di gara di procedere alla sua identificazione, rivolgeva al medesimo una frase offensiva”.