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Ternana: campionato nuovo, vecchi mali!

Un torneo partito in mezzo a mille problematiche che evidenziano come controlli e nuove norme non abbiano prodotto gli effetti positivi sperati. Due giorni a disposizione della società per completare una squadra non coperta in tutti i reparti

“ Siamo il calcio che fa bene al paese “ è questa la frase che riecheggia puntualmente nelle interviste rilasciate da Francesco Ghirelli che continua ad ignorare che il calcio di serie C è seriamente malato e se è davvero convinto che non sia così allora è giunto il tempo che passi la mano a chi potrebbe avere idee più chiare, ritirandosi nella splendida Gubbio.
Come si fa ad ignorare che è iniziata una stagione con un calendario stilato ancora con una x ed una y, come si fa ad ignorare che ancor prima del calcio di inzio ci sono un paio di società che rischiano di saltare ed una, il Trapani, all’esordio non è nemmeno scesa in campo. E, poi, se si vuole possiamo aggiungere le cervellotiche decisioni sulle rose a 22, poi, portate a 24 cedendo alle giuste pressioni dell’associazione italiana calciatori e quelle sul minutaggio dei giovani calciatori che hanno scontentato le società del girone A che ora minacciano lo sciopero.

In questo contesto è partito il campionato 2020-2021 che già da domani rischia di perdere un anello della catena delle 60 squadre e tra queste che “ fanno bene al paese “ c’è anche la Ternana.
Bandecchi in estate è stato a ragione uno dei presidenti più critici e  severi verso la gestione di Ghirelli, reo di aver parlato di riforma della C per poi non farne alcuna, e, al tempo stesso, ha mantenuto i suoi impegni nella Ternana rilanciando, alla vigilia dei 95 anni dalla nascita della società rossoverde, dei temi importanti e cari ai tifosi ovvero l’inaugurazione della nuova casa del settore giovanile, che è diventata una realtà, e la costruzione di un nuovo stadio, lì dove sorge ora il Liberati. Se son rose fioriranno, ma è chiaro che anche le Istituzioni, Comune e Regione, dovranno fare la loro parte per esaudire i desiderata dell’imprenditore toscano. Nel frattempo, però, ha mantenuto i suoi impegni verso la squadra rossoverde: l’ha iscritta al campionato, ha pagato regolarmente tutto quello che c’era da pagare stabilendo un budget importante per rinforzarla per il campionato, al quale non vorrebbe solo partecipare. È vero, al momento la rosa non è completa: mancano diversi tasselli vuoi per atavici difetti strutturali, vuoi per gli infortuni che l’hanno tormentata dai play off in quà.

Non si possono ignorare quelli di Celli, Ferrante, Mammarella e che Proietti non è ancora in piena efficienza dopo l’intervento al ginocchio. Non si possono, di contro, ignorare gli sforzi fatti: l’ingaggio di Cesar Falletti, giocatore di altra categoria, e quelli di Peralta, Kontek, Laverone e, buon ultimo, quello di Rajicevic. Detto questo, ci sono due giorni ancora per rimediare alle manchevolezze esistenti: uno o due terzini, un centrocampista ed un difensore centrale e la volontà di sanarle c’è tutta. Gli interpreti sono stati individuati. Ora si tratta di stringere, se possibile e compatibilmente al budget, negli accordi. Insomma, Lucarelli da martedì dovrebbe avere a disposizione una rosa al completo, con tutte le alternative in tutti i ruoli. Con qualche giorno di ritardo, si dirà, ma sarebbe ingeneroso non ricordare le difficoltà in cui si è dibattuta la società di via della Bardesca con le liste a 22 over.
Per intanto, però, ci sarebbe da festeggiare i suoi 95 anni con una bella e convincente vittoria al Marcello Torre di Pagani dove la Ternana in 5 incontri non ha mai vinto e in tre sole circostanze è riuscita a tornare a casa con un pari. Si spera che possa essere la volta buona anche perché oltre ad impreziosire la classifica i tre punti servirebbero a placare il malcontento di chi già, ignorando le sopra citate problematiche, ha iniziato a sparare sentenze e ad esternare il proprio disappunto per l’operato della società e di chi la rappresenta operativamente.

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