La storia di un giovane di talento che sceglie la strada dello studio lasciando il professionismo nel momento più alto della sua carriera. E qualcosa lo lega alla Ternana…
Ci sono storie di vita che vanno oltre il calcio. Alessandro Spanò aveva due sogni: diventare un calciatore professionista. E poi studiare, diventare un manager di successo. Lo studio gli è sempre piaciuto, tanto che il giorno dopo aver portato l’Audace Reggio in B da capitano, ha discusso la sua tesi di laurea in Economia Aziendale e Marketing, fra l’altro proprio con la Unicusano del patron della Ternana Bandecchi.
E ora, con una lunga lettera pubblicata su Instagram, annuncia l’addio al calcio, a soli 26 anni. Per inseguire l’altro suo suo sogno. L0 ha annunciato in una improvvisata conferenza stampa che poi era solo una convocazione dei cronisti. Un comunicato letto con commozione, due minuti, nessuna domanda: “Il mio destino è compiuto. Ma ora è arrivato il momento di seguire il cuore: ci sono altre parti di me che sgomitano; è arrivato il momento di prendere un’altra strada che mi porterà lontano dal calcio. Ho ottenuto una borsa di studio in una business school internazionale”. Porterà avanti anche l’azienda di famiglia.
Una borsa, si è saputo poi, vinta molti mesi fa ma tenuta nascosta a tutti, squadra compresa e che lo porterà a girare fra Londra, Shangai e San Francisco. Ai bambini, dice: “Proteggete sempre i vostri sogni e lottate per raggiungerli. Ci saranno momenti in cui sembrerà che tante cose non avranno senso, ma la vita, al momento giusto, vi darà sempre una risposta”.
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