Fallita la Finaria, proprietaria del club, tornano nubi nere sul futuro rossazzurro. Spunta anche l’interesse di Joe Tacopina
Colpo di scena nella vicenda relativa alla cessione del Catania. Secondo quanto raccolto da catanista.eu, infatti, il Tribunale di Catania avrebbe dichiarato fallita Finaria, la holding che fa capo a Pulvirenti, proprietaria del 95% delle azioni della società rossazzurra e che lo scorso marzo aveva chiesto l’ammissione al concordato in bianco, che consentiva al club di continuare ad operare.
Quasi certamente, salterà l’asta del prossimo 23 luglio che avrebbe dovuto dare il via alla cessione, con la possibilità di curatori che potrebbero intervenire per la vendita, se ne saprà di più entro 48 ore.
SIGI E TACOPINA. La Sigi, unica realtà venuta allo scoperto, in una nota dice di restare alla finestra ed essere pronta, ma chiede “delucidazioni in ordine ad almeno due diversi recentissimi fatti, che incidono sull’investimento economico e sul progetto sportivo in maniera rilevante, oltre che, evidentemente, sul modello dell’azionariato diffuso, anche successivo all’acquisizione”
Il riferimento è al deferimento, che farà aumentare i costi di iscrizione, con la necessità di dover fornire ulteriori garanzie fideiussorie per coprire il rischio di inadempimenti compiuti dalla precedente proprietà ed inoltre il mancato pagamento delle spettanze da parte di Finaria – che Sigi avrebbe rimborsato entro tre mesi – porterà, vista la recidiva ad mancato pagamento delle spettanze, promesso da Finaria (e da Calcio Catania) e per cui SIGI aveva manifestato impegno di rimborso entro tre mesi, determinerà certamente, stante la recidiva, una pesante penalizzazione nel prossimo campionato, agevolando lo svincolo dei tesserati. La Ternana resta alla finestra, visto l’interesse manifestato per l’allenatore catanese Cristiano Lucarelli, concittadino del patron Bandecchi.
Secondo quanto emerge, il club sarebbe riuscito a trovare le somme (circa 150.000 euro), ma i commissari non avrebbero autorizzato la società al pagamento dei compensi.
Nel frattempo, si sta facendo avanti, con insistenti richieste di informazioni anche Joe Tacopina, l’avvocato italo-americano attuale patron del Venezia e già presidente del Bologna.