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Ternana, la monetina e quella salvezza all’ultima giornata (VIDEO)

In un anno tormentato, al ritorno in B, le Fere rimangono ancorate alla serie cadetta grazie ad una magnifica doppietta di Borgobello. Con tanto giallo

Per la nostra rubrica ‘Amarcord‘ riavvolgiamo il nastro della storia della Ternana, tornando all’ultima giornata della stagione 1998/99. Le Fere un anno prima erano riuscite a tornare in Serie B, dopo la straordinaria cavalcata con Gigi Delneri in panchina e la finale playoff di Ancona vinta contro la Nocerina. In estate il tecnico friulano lascia i rossoverdi per andare sulla panchina dell’Empoli e al Liberati arriva Antonello Cuccureddu. Il campionato inizia con i migliori propositi, ma i risultati non arrivano e l’ex difensore della Juventus viene esonerato a novembre; la Ternana richiama Delneri, che nel frattempo aveva già lasciato Empoli, ma la sua seconda esperienza a Terni dura fino a gennaio. Così la missione salvezza viene affidata a Vincenzo Guerini.

IL GIALLO. Tra le varie vicissitudini e alternanze in panchina, la Ternana arriva all’ultima giornata ancora non tranquilla e per esserlo dovrebbe vincere. Il 13 giugno 1999 al Liberati arriva la Fidelis Andria, anch’essa in corsa per la salvezza, ma dietro ai rossoverdi in classifica. Lo Stadio è pieno e colorato, pronto a fare festa per il mantenimento della categoria. Ma nel pre-partita c’è subito un giallo: l’allenatore dei pugliesi Rumignani, all’uscita dagli spogliatoi, si accascia a terra colpito al volto da una monetina, lanciata dagli spalti,  e viene portato immediatamente al pronto soccorso, insieme ad altri due calciatori dell’Andria.

GARA DIFFICILE. Poi comincia la gara. I rossoverdi non partono bene e il ferimento del proprio allenatore paradossalmente dà più carica agli ospiti, che si rendono più volte pericolosi. La prima iniziativa della squadra di Guerini è una serpentina di Baccin, che entra in area pericolosamente ma la difesa avversaria sventa il pericolo. Al 26′ la Ternana passa in vantaggio: lo stesso Baccin vince un duello con due avversari vicino alla bandierina, cross di Buonocore e incornata vincente di Borgobello, che di testa supera Lupatelli. La gara sembra in discesa, ma l’attaccante sloveno Florijancic si inventa un capolavoro: Mayer e Grava vengono saltati con un numero da giocoliere e Sterchele fulminato con un bolide sotto la traversa. Così si va all’intervallo sul punteggio di 1-1.

ANIMI CALDI. Gli animi ad inizio ripresa sono particolarmente surriscaldati in campo. Poco prima della battuta di un calcio di punizione a favore della Fidelis Andria, Mayer e Mercier vengono espulsi contemporaneamente per reciproche scorrettezze. La punzione poi viene battuta e Sterchele compie un miracolo sul colpo di testa di Bernardo Corradi, ma nel frattempo il quasi omonimo Massimiliano Corrado scalcia Onorato e viene espulso anche lui.

LA FESTA E LA CAUSA. Con la superiorità numerica la Ternana si prende la scena e Borgobello prima fa le prove del raddoppio, impegnando il portiere con un colpo di testa, poi in contropiede entra in area liberandosi di un avversario e scaraventa in rete il pallone, per il gol che dà la sicurezza della salvezza. Al termine della partita, però, la Fidelis Andria sporge ricorso per l’episodio del pre-partita, con la volontà di vincere a tavolino. La causa va avanti fino all’estate, quando alla fine l’Arbitrato del Coni respinse il ricorso e il risultato del campo fu confermato.

 

 

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