Squadra ferma ma ‘per decreto’ nessuno può muoversi per tornare dalla famiglia. Con la speranza di poter tornare a lavorare dopo il 20 marzo
Allenamenti fermi fino al 20 marzo, partite ferme almeno fino al 3 aprile. I primi dopo l’accordo fra Federcalcio e Assocalciatori, le seconde a seguito del Decreto del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Ma i giocatori della Ternana, così come il tecnico Fabio Gallo e tutto lo staff che a lui fa riferimento, sono tutti quanti rimasti a Terni e non potranno trascorrere questi giorni di riposo forzato con le famiglie.
Sebbene infatti, come qualunque lavoratore, potrebbero – in teoria – tornare a casa munendosi di autocertificazione, la Ternana, come da precedente lettera della Lega Pro ai club, dovrà controllare che i propri tesserati si attengano alle limitazioni degli spostamenti fissate dal decreto del Governo. Ed inoltre i giocatori rossoverdi sono tutti domiciliati a Terni, quindi dalla città non possono muoversi.
Già in precedenza – prima dell’estensione della zona rossa a tutta l’Italia – il segretario generale della Lega Pro Paolucci, aveva avvertito i club: “Sarà necessario considerare con attenzione i divieti di spostamento attualmente in essere per le zone in cui sono state adottate “misure urgenti per il contenimento del contagio”; oltretutto, essendo l’intera vicenda “in divenire”, non è escluso che le predette “zone” vengano estese anche ad altre regioni o province, circostanza questa che renderebbe non possibile lo spostamento dei tesserati, se abitanti all’interno di un’area in cui è/sarà previsto il divieto di spostamenti”.