L’esterno sinistro, positivo al coronavirus, sta meglio. Parla ai media nazionali e commenta lo stop del calcio davanti all’emergenza.
La febbre è passata ed è rimasto solo un raffreddore. Può considerarsi guarito, sempre in attesa di una conferma con un nuovo tampone. Buone notizie per Alessandro Favalli, ex terzino sinistro della Ternana e ora alla Reggio Audace, trovato positivo domenica 8 marzo al coronavirus. Ora, il calciatore parla con gli organi di stampa, compresi quelli nazionali, a partire da Gazzetta dello Sport e Corriere dello sport.
MOSSA TARDIVA. Favalli racconta di essersi sottoposto a tampone in seguito alla positività di alcuni suoi parenti. Vive in casa con la moglie e i due convivono rispettando ogni forma di sicurezza e prevenzione per evitare contagi. Dopo i sintomi di febbre, bruciore agli occhi, raffreddore forte e mal di testa, la conferma della positività. La situazione, però, è migliorata. Favalli, ancora in isolamento, ha spiegato: “E’ stato giusto, aver fermato il calcio. Finalmente lo hanno fatto. Il calcio si è mosso tardi. Non bastava far giocare a porte chiuse. In campo, c’eravamo noi calciatori, esposti al rischio“.