Il tam tam: via il tecnico. Ma dalla società, in silenzio stampa, nessuna notizia. E’ l’apice di una situazione difficilissima: casse vuote, giocatori che si autotassano, trasferte sui generis. Futuro nerissimo per il club pugliese
La notizia, battuta dal sito alfredopedullà.it è che Sandro Pochesci non è più l’allenatore del Bisceglie. L’allenatore della Berretti Gianfranco Mancini prenderà il suo posto sino alla fine del campionato. Secondo quanto emerge l’allenatore ex Ternana è stato esonerato.
L’uso da parte nostra del condizionale è dovuto al fatto che la società non ha diramato alcun comunicato, dato che è in silenzio stampa e il patron Canonico si trincera nel silenzio. E’ annunciata per domani una conferenza stampa di una parte dei dirigenti che dovrebbe – si spera – chiarire la situazione. Circolava nelle prime ore di lunedì la voce di possibili dimissioni, dovute ad un confronto acceso con la dirigenza, probabilmente anche a causa della situazione difficilissima in seno al club pugliese dopo l’annuncio del presidente Canonico di volersi disimpegnare e cedere la società. Poi la conferma, sempre da fonti esterne, dell’esonero.
In tarda serata, l’ulteriore novità: sempre secondo fonti esterne, Pochesci sarebbe ancora in sella e domani dirigerebbe gli allenamenti. Dalla società, ancora nessun commento, non resta che attendere.
STAGIONE A RISCHIO. Il punto è che al momento, secondo quanto emerge da fonti locali, la stagione del club biscegliese è a fortissimo rischio. Il presidente Canonico sta assicurando il pagamento degli stipendi ma niente altro. Mercoledì scorso la squadra è andata a giocare a Caserta in Coppa Italia partendo alle 15 da Bisceglie nonostante il match fosse programmato alle 20.30, facendo solo una breve sosta in autogrill.
Domenica il pranzo pregara sarebbe stato a spese dei giocatori e dei tifosi, che hanno effettuato una colletta per sostenere i giocatori e a quanto pare la trasferta di sabato pomeriggio a Monopoli avverrà con le automobili private dei calciatori. Ai quali la società avrebbe anche tagliato la voce ‘vitto e alloggio’: non disponendo di una foresteria, in giocatori alloggiavano i vari bed and breakfast sin qui pagati dal club, che però, a quanto pare, adesso in molti si starebbero pagando di tasca propria, mentre i calciatori originari delle località vicine starebbero facendo i pendolari. Addirittura, secondo quanto emerge, i giocatori si laverebbero da soli persino le mute di gioco.
Difficile dire cosa succederà adesso, soprattutto nelle trasferte più lontane che certamente non potranno essere effettuate in automobile o toccata e fuga. Il cielo sopra lo stadio Ventura,comunque vada appare nerissimo.