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Verso Ternana-Catania: il rendez-vous, il caso-Martinelli e quei 26′ senza portiere

Aneddoti e curiosità in attesa del confronto di domenica 6 ottobre: ricorsi storici ed episodi curiosi delle sfide fra i due team

Ternana-Catania, profumo di big match. Perchè gli etnei del patron Pulvirenti puntano a salire di categoria, come del resto i rossoverdi e perchè al Liberati arriva una nobile del calcio italiano. la seconda di questo campionato prima della Reggina.

PROFUMO DI DERBY. Inevitabilmente, avrà un po’ il sapore del derby per tecnico etneo, ex guida del Perugia,  Andrea Camplone. Che con la Ternana ha perso una sola volta, quando allenava il Cesena e al Liberati fu protagonista di una delle sole tre vittorie di Sandro Pochesci alla guida delle Fere. Sulla panchina dei grifoni, due derby giocati: 2-2 al Massimino (pari di Falletti nel finale, 0-0 a Terni). Si incrociano anche Andrea Camplone e Luca Leone: nel 2006-07, Camplone allenava la Virtus Lanciano dove il ds rossoverde giocava insieme all’attuale tecnico dell’Under 17 Mirko Pagliarini. Insieme si ritrovarono nella stessa piazza, con Leone già divenuto ds. Sarà aria di derby anche per un altro ex grifone, Davis Curiale.

RIVALITA’. Non sarà invece una partita fra amici per i tifosi rossoverdi, che non hanno la controparte etnea fra gli amici.

IL CASO CATANIA.  Del Catania, ai tifosi rossoverdi resta impressa soprattutto la stagione 2002-2003. Non tanto per le due sfide di campionato (al Liberati si giocò la gara di ritorno, 3-1 per la formazione di Beretta, vantaggio etneo con Grieco, pari di Borgobello su rigore poi nella ripresa di Massimo Paci al 45′ e Saidu Alade Adeshina al 49′ ), quanto perchè un ricorso dei rossazzurri, allora di proprietà di Gaucci, poi retrocessi in C1, originò il cosiddetto ‘caso-Catania’: si trattava della vicenda del giocatore del Siena Luigi Martinelli, schierato secondo il Catania in posizione irregolare (squalificato) ma non secondo i senesi (che lo avevano schierato in ‘Primavera’ pensando di aver aggirato l’ostacolo). Da quella vicenda, scaturì la storica stagione di serie B a 24 squadre, che vide coinvolta in una serie di proteste anche la Ternana, con gli etnei ripescati.

PORTA ‘SGUARNITA’. La Ternana, peraltro, con gli etnei è imbattuta in casa da ventinove anni. L’ultima delle due sole sconfitte, risale al 7 ottobre 1990, in C1, 2-1 al Liberati (gol di Caramelli, poi reti di Salvadori e Pelosi con le Fere che giocano quasi mezzora (per la precisione 26′) senza un vero portiere per il rosso a Cipelli: in porta andò Lello Sciannimanico, che non prese gol). La prima invece risale al campionato di serie B 1975-56, quando gli etnei con Ciceri espugnarono il Liberati 1-0.

 

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