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Una Ternana operaia ma anche bella a vedersi vince anche contro la Virtus Francavilla

Quarta vittoria in trasferta, primo posto in classifica da una partita difficilissima dove è emersa la forza e la compattezza della squadra

In settimana ci siamo posti l’nterrogativo se a Francavilla Fontana Gallo avrebbe proposto una Ternana da “ bosco o da riviera “ e la risposta l’ha data ampiamente il campo.
La Ternana di Francavilla è stata il giusto mix tra l’una e l’altra versione adattandosi alla perfezione alle caratteristiche tecnico-tattiche e fisiche degli avversari, formidabili sul loro campo.
La vittoria contro la Virtus Francavilla, non perdeva in casa da tempo immemore, è stata ampiamente meritata dai rossoverdi per occasioni create, per il modo di stare in campo, e per condizione fisica apparsa eccelsa nonostante le 3 partite in sette giorni.

Per carità è vero che Iannarilli ha compiuto un paio di interventi prodigiosi, come del resto Poluzzi, ma la compagine rossoverde , soprattutto nella ripresa, ha dato dimostrazione di compattezza e di grande efficacia creando almeno 5 occasioni da gol.
Per non parlare, poi, delle scelte operate da Gallo che anche in Puglia ha sorpreso tutti sia per il modulo adottato che per gli interpreti.
Per la prima volta ha utilizzato il 3-5-2 da inizio partita, una intuizione che ha pagato indiscutibilmente, perché ha avuto il pregio di non far soffrire la squadra in mezzo al campo permettendo ai centrocampisti di proteggere adeguatamente la difesa e di rilanciare, con qualche errore di troppo, però,  l’azione nella metà campo avversaria.
E in quanto agli interpreti nessuno si aspettava Celli in campo dal primo minuto; la sua è stata una partita giudiziosa nel corso della quale ha dimostrato di essere in possesso di quella grinta e cattiveria agonistica che nel girone meridionale della C è una dote preziosa.
E, poi, che dire della felice scelta di puntare sull’ex di turno, Partipilo, animato da grande smania di mettersi in evidenza e protagonista indiscusso di una eccellente partita, coronata dalla realizzazione di un gol di rara bellezza.

Certo non sono tutte rose e fiori; qualche neo è venuto fuori dai 98’ minuti giocati in un pomeriggio afoso, quasi ferragostano, qualche sbavatura difensiva era inevitabile che venisse alla luce, del resto siamo solo alla settima giornata e ben 7/ 11 di quelli scesi in campo all’inizio non erano in rossoverde nella scorsa stagione, ma sono peccati veniali i cui effetti possono essere attutiti se non eliminati con il lavoro.
Sono, però, di molto superiori le valutazioni positive di una prestazione da squadra non solo tecnica ma anche operaia, di una squadra compatta che su sette partite disputate per ben 4 volte ha riportato a casa dalle trasferte l’intera posta in palio consentendo ai propri tifosi, anche ieri un centinaio al seguito, un felice e sereno viaggio di ritorno.

Un ruolino eccellente, una partenza da urlo che aumenterà l’autostima e che contribuirà a far sentire tutti protagonisti. Da chi va in campo regolarmente a chi, invece, viene chiamato in causa solo saltuariamente come Damian, ad esempio, che ieri ha fatto il suo positivo esordio.
È anche questo uno dei segreti della Ternana di quest’anno; una panchina di valore che rappresenta il valore aggiunto di una squadra partita con i propositi di ben figurare. E ci sta riuscendo con pieno merito. Complimenti!

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