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Fere, Fabio Gallo a TeleTerni: “La mia tesi per i nostri tecnici”. E sul vivaio dice…

In una lunga intervista al programma ‘Calcio ma non solo’, l’allenatore rossoverde parla delle sue idee per il settore giovanile e di cosa serve oggi per fare un buon giocatore

In queste giornate senza prima squadra, nelle quali è finita con pieno merito sotto i riflettori la formazione Berretti della Ternana, con un settore giovanile che ha mandato tutte e quattro le formazioni nazionali ai playoff, torna d’attualità il tema del settore giovanile.

Non solo perchè alla Ternana è stato storicamente una sorta di tallone d’achille (prima di questa stagione, bisognava tornare indietro ai tempi di Paolo Borea e di Luis Jimenez per ritrovare una Ternana competitiva su quel fronte), ma anche perchè per una società come quella rossoverde, che ha deciso di puntare sul vivaio, avere una metodologia ed una linea di indirizzo chiare diventa fondamentale.

GALLO E GLI ALTRI. Il tecnico della prima squadra Fabio Gallo, in una intervista rilasciata ad Ivano Mari nel programma Calcio ma non solo, di TeleTerni, ha parlato proprio di questo. Lo ha fatto con cognizione di causa, sia perchè ha allenato molto nelle giovanili sia perchè grazie al vivaio ha concluso con merito il master a Coverciano: “Per l’esame avevo scelto proprio di fare una tesi sul settore giovanile – spiega – perchè tutti la fanno sui moduli, sugli schemi. Invece penso che quello sia un settore fondamentale”.

TESI IN PRESTITO. La tesi di master di Gallo è diventata così una delle basi per gli allenamenti del settore giovanile rossoverde: “Con Paolucci, il responsabile del settore giovanile, abbiamo fatto il corso insieme, quindi sapeva la mia tesi. L’ho fatta leggere anche a Stefano Furlan (il responsabile tecnico ndr): ci sono dentro idee per gli allenamenti per tutte le fasce d’età. Furlan l’ha letta e mi ha chiesto se poteva usarla  e condividerla. Ovviamente ho detto si. Mi sono messo a disposizione per fare incontri con loro, con i tecnici: mi piace questo, mi piace fare le cose che sento mie, mi riempie d’orgoglio”.

COSA MANCA. Poi sempre nell’intervista ha parlato di ciò che a suo dire manca nel giovane calciatore di oggi: “Dobbiamo prendere esempio da vivaio come quello dell’Atalanta – dice Gallo-  Servono istruttori che insegnino la tecnica, perchè questo oggi manca ai giocatori: è difficile vedere un tunnel, una finta e se li vedi è perchè sono innati nei giovani calciatori. Oggi invece si preferisce puntare sulla esuberanza fisica. Ma nel calcio non c’è solo questo”.

MONITO. E lancia un monito, antico ma sempre valido: “Bisogna lavorare sulla tecnica, questo è imprescindibile e bisogna farlo senza pensare al risultato, senza i genitori che pensano di avere dei figli campioni: bisogna solo farli crescere con serenità. La Ternana sta lavorando molto bene su questo e se hai una casa dove appoggiarti, è molto bello e Mariani è un ottimo tecnico, persona di cultura ed intelligenza, mai sopra le righe”.

 

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